L’Inps chiede indietro i soldi ai pensionati

Somme indebite percepite nel 2010. E i ricorsi sono possibili solo via internet. Una pordenonese deve restituire oltre 500 euro. Fatica ad arrivare a fine mese

PORDENONE. «Gentile signora, le è stata corrisposta la somma non dovuta di 504 euro. Il recupero sarà conteggiato nella pensione di giugno 2013». Le 36 “comode” rate hanno avuto l’effetto di un gancio sinistro sulla pensionata pordenonese raggiunta dalla comunicazione dell’Inps. La somma non dovuta risale al 2010, alla quattordicesima: dopo tre anni e le verifiche reddituali, ecco arrivare il salasso. E se vuole fare ricorso «sarà possibile solo on line sul sito www.inps.it».

L’alternativa? I patronati e intermediari, ma sempre attraverso i servizi telematici. «Il fatto che tanti anziani pensionati non siano alfabetizzati informatici, è il primo problema – accusa Luigi Zoccolan, dell’Associazione per il rinnovamento della sinistra, che ha segnato il caso -. Il secondo è quello di un diritto alla giustizia: ricorreremo con Sel in Parlamento».

L’emergenza riguarda tanti pensionati, in allarme per l’avviso di restituzione di somme inebitamente ma inavvertitamente incassate. «Arrivano le segnalazioni – spiega Zoccolan - su casi specifici e anomalie della ragioneria dell’Inps: ci sono pensionati che superano il reddito di 8.640,84 euro e opo anni sono vessati dall’obbligo di restituzione della quattordicesima. Non siamo d’accordo».

Il salasso è pesante, in tempi di crisi. Tanti “nonni” affrontano la terza settimana del mese con la cambusa mezza vuota. «Capitano casi paradossali – segnala Zoccolan con il collega Pizzinato –. Chi si trova con la pensione di reversibilità, perché il coniuge è deceduto, supera il livello di reddito massimo». Chiedono la via politica per tamponare il “buco” nella pensione degli anziani, fascia debole. «Sel presenterà un’interrogazione parlamentare per trovare un emendamento alla legge che obbliga alla restituzione – conclude Zoccolan -. E’ incomprensibile che 504 euro si debbano restituire tutti insieme dopo 3 anni. Intanto restano impuniti i furbetti con le pensioni d’oro».

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