L’inquinamento rovina il tetto di Cjase Cocel

Fagagna: la copertura in paglia e segale polverizzata in pochi anni Avviati lavori urgenti per sistemare l’edificio in tempo per la Festa della zucca

FAGAGNA. Gli antichi tetti delle case contadine friulane diffuse nell’area collinare fino alla prima guerra mondiale duravano in media 40 anni: oggi a causa dell’inquinamento non resisterebbero più di 15 anni.

A confermarlo Elia Tomai, dell’associazione Museo della vita contadina “Cjase cocel”. Nel museo di storia contadina di Fagagna è stata ricostruita un’antica casa friulana utilizzando le stesse tecniche usate dai nostri antenati: nessun materiale “moderno” solo quanto impiegato un tempo.

Così anche per la copertura dell’antica abitazione: il tetto è stato interamente realizzato intrecciando rami di salice e “stranc” ovvero strame, paglia di segale. «Queste coperture – spiega Tomai – avevano una durata di quasi mezzo secolo. Oggi, a causa degli effetti negativi dell’inquinamento, il tetto si polverizza letteralmente». A Cjase cocel la casa friulana è stata costruita più di 20 anni fa ma c’è stato bisogno di una costante opera di manutenzione per riparare le parti deteriorate.

«Quello che è iniziato lunedì scorso – spiega ancora Tomai – è un lavoro più complesso visto che si tratta di sostituire una grossa parte della copertura». Un lavoro difficile anche perché viene eseguito a mano senza l’ausilio di nessuna macchina o materiale contemporaneo.

«I volontari di Cjase cocel – spiegano ancora dall’associazione – hanno preparato il materiale: è stato pettinato lo “stranc” e sono state create le piccole fascine di rami di salice. In grado di annodare sul tetto la materia prima due dipendenti comunali che, negli anni, hanno fatto proprie le antiche tecniche rurali. Si tratta di Carlo Lizzi e Giancarlo Lizzi che, con pazienza, stanno lavorando per rifare il tetto».

Un intervento reso possibile grazie alla disponibilità dell’amministrazione comunale che, appresa la gravità della situazione, ha messo a disposizione i due esperti facendosi carico dei costi. I lavori andranno avanti nei prossimi giorni. «L’obiettivo è quello di completare i lavori entro il 15 ottobre – spiega Tomai –: la terza domenica del mese di ottobre andrà in scena a Cjase cocel la Festa della zucca, evento che richiama a ogni edizione migliaia di visitatori».

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