Lite per problemi di convivenza I carabinieri a Casa Betania

codroipo. Li ha visti alterarsi, ha sentito il tono delle voci crescere e le mani volare e, non riuscendo a riportare la pace con le buone, non ha potuto fare altro che chiamare il 112 e chiedere l’intervento dei carabinieri. Sono stati momenti di tensione quelli vissuti nella serata di mercoledì dall’educatrice di turno alla casa di accoglienza Betania, a Zompicchia di Codroipo. Protagonisti, tre ospiti della comunità di recupero, gestita dalla Caritas diocesana e rivolta a persone in difficoltà, anche con problemi alcolcorrelati o disagio psichico, per accompagnarli in percorsi di reinserimento sociale.
L’allarme è scattato poco dopo le 19. Giunti prontamente in via Panis, i militari dell’Arma hanno identificato i tre litiganti. Si tratta di tre italiani: un 32enne, un 36enne e un 40enne. Per due di loro, considerate le lesioni riportate, si è reso necessario il trasferimento in Pronto soccorso. Il terzo, che nella comunità è peraltro sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, se l’è cavata senza il ricorso alle cure sanitarie.
A fare scattare la molla della lite, a quanto appreso, sarebbero stati banali problemi di convivenza. Una diversità di vedute apparentemente insanabile e tale da alimentarne l’aggressività. Al punto da passare in breve dalla violenza verbale a quella fisica. L’arrivo di una pattuglia dei carabinieri, tuttavia, è riuscito a sedare gli animi e riportare ordine a casa Betania. Di lì a poco, è stata un’altra animata discussione a spingere un passante a comporre il Numero unico di emergenza, per segnalare la presenza di altri tre litiganti in via dei Frassini, all’esterno della stazione dei treni di Codroipo. Quando la pattuglia è arrivata, cinque minuti dopo la telefonata, però, di loro non c’era già più traccia. —
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