Lite per problemi di convivenza I carabinieri a Casa Betania

L’intervento in via Panis nella serata di mercoledì su richiesta di un’educatrice Tre ospiti sono passati alle mani per una discussione: due curati in ospedale
Zompicchia 25 Aprile 2019 casa accoglienza betania Agenzia Petrussi foto Turco Massimo
Zompicchia 25 Aprile 2019 casa accoglienza betania Agenzia Petrussi foto Turco Massimo

codroipo. Li ha visti alterarsi, ha sentito il tono delle voci crescere e le mani volare e, non riuscendo a riportare la pace con le buone, non ha potuto fare altro che chiamare il 112 e chiedere l’intervento dei carabinieri. Sono stati momenti di tensione quelli vissuti nella serata di mercoledì dall’educatrice di turno alla casa di accoglienza Betania, a Zompicchia di Codroipo. Protagonisti, tre ospiti della comunità di recupero, gestita dalla Caritas diocesana e rivolta a persone in difficoltà, anche con problemi alcolcorrelati o disagio psichico, per accompagnarli in percorsi di reinserimento sociale.

L’allarme è scattato poco dopo le 19. Giunti prontamente in via Panis, i militari dell’Arma hanno identificato i tre litiganti. Si tratta di tre italiani: un 32enne, un 36enne e un 40enne. Per due di loro, considerate le lesioni riportate, si è reso necessario il trasferimento in Pronto soccorso. Il terzo, che nella comunità è peraltro sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, se l’è cavata senza il ricorso alle cure sanitarie.

A fare scattare la molla della lite, a quanto appreso, sarebbero stati banali problemi di convivenza. Una diversità di vedute apparentemente insanabile e tale da alimentarne l’aggressività. Al punto da passare in breve dalla violenza verbale a quella fisica. L’arrivo di una pattuglia dei carabinieri, tuttavia, è riuscito a sedare gli animi e riportare ordine a casa Betania. Di lì a poco, è stata un’altra animata discussione a spingere un passante a comporre il Numero unico di emergenza, per segnalare la presenza di altri tre litiganti in via dei Frassini, all’esterno della stazione dei treni di Codroipo. Quando la pattuglia è arrivata, cinque minuti dopo la telefonata, però, di loro non c’era già più traccia. —

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