Lo chiudono fuori e tenta di dare fuoco all’appartamento

È rimasto chiuso fuori dall’abitazione che condivideva con altri studenti e, in preda alla rabbia, ha tentato di appiccare fuoco alla porta minacciando di incendiare l’appartamento con tanto di inquilini dentro e ha spaccato tutto quello che trovava a portata di mano.
Ha passato la notte in una cella di sicurezza all’interno della Questura di Udine Gabriele Giannotti, 20 anni residente a Soverato, da poco trasferito a Udine. Per lui, fermato da una pattuglia della Squadra volanti la notte scorsa, è scattato l’arresto per danneggiamento aggravato e tentato incendio doloso.
Il ragazzo, cui la proprietaria dell’appartamento in via Leopardi 43 aveva affittato il locale per un periodo di prova che sarebbe terminato il 31 ottobre, aveva già avuto diversi problemi con i coinquilini, un ragazzo romeno, una ragazza camerunense e altri due italiani, tutti più o meno coetanei.
Nella giornata di mercoledì, poi, c’erano stati alcuni screzi con i coinquilini che avevano segnalato alla proprietaria come lo stesso avesse mantenuto un comportamento strano fino ad aprire la finestra e a sporgersi con intenti che preoccupavano i ragazzi.
Poco prima delle 20 era rientrato nell’appartamento ormai in stato di alterazione e aveva cominciato a lanciare cose contro il muro spaccando una pendola, candele e bottiglie, distruggendo una sedia e prendendosela pure con lo spazzolino da denti di un coinquilino.
In quel contesto è stato chiesto l’intervento del personale della Questura che, entrando nell’appartamento, ha pure trovato un coltello da cucina conficcato in un mobile, alla fine però era stata riportata la calma e i problemi sembravano risolti. Il ragazzo era uscito di casa, ma quando, poco dopo la mezzanotte, aveva fatto per rientrare, la porta blindata dell’appartamento non voleva aprirsi, era stata la proprietaria dello stabile a impedire l’ingresso al ragazzo bloccando una seconda serratura. In quel momento, vista l’impossibilità di entrare, il ragazzo è andato su tutte le furie.
«Se non aprite brucio tutto, darò fuoco all’appartamento» ha cominciato a urlare minacciando i coinquilini che si erano asserragliati all’interno del locale.
Così, prima ha cercato di demolire la porta scagliando ripetutamente contro un posacenere di metallo, quindi ha estratto i fili elettrici dalle canalette lungo il muro e infine ha usato un accendino per incendiare la porta e i fili stessi. Nel parapiglia che ne è seguito sono partite richieste di intervento ai vigili del fuoco, chiamati a scongiurare un incendio all’interno del palazzo, e a una pattuglia delle Volanti. Agli agenti che cercavano di riportarlo alla ragione il giovane ha replicato prendendoli a male parole.
Tratto in arresto, è stato trasferito nelle celle di sicurezza della Questura, dove ha trascorso la notte. Ora deve rispondere dell’accusa di danneggiamento aggravato e di tentato incendio doloso. (a.c.)
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