Lo scontro infinito tra Comune e Contarena: «Non paga la tassa, via i tavolini esterni»

Udine, l’ingiunzione firmata lo scorso ottobre: i gestori si appellano al Consiglio di Stato. E chiedono i danni a Palazzo D’Aronco
Udine 13 ottobre 2018 contarena esterni Agenzia Petrussi foto Massimo Turco
Udine 13 ottobre 2018 contarena esterni Agenzia Petrussi foto Massimo Turco

Non ci sono il Fortunadrago, né l’Infanta imperatrice. E il regno (ops, il teatro) della vicenda non è Fantàsia, ma piazza Libertà. Facile prendere spunto però dal titolo del capolavoro dello scrittore tedesco Michael Ende per parlare della “storia infinita” che vede opposti il Comune (proprietario dei muri) e la Spritz Time srl, che gestisce il caffè Contarena. L’ennesimo capitolo riguarda gli spazi esterni dello storico locale, il porticato dove sono sistemati tavolini e sedie.

Non avendo la Spritz Time corrisposto alle casse comunali oltre 5 mila euro di tassa per l’occupazione di suolo pubblico, il Comune ha emanato un atto ingiuntivo con il quale impone ai gestori del caffè di rimuovere gli arredi esterni. Un atto contro il quale la società intende resistere, presentando istanza di opposizione al Consiglio di Stato. L’ultimo capitolo (per ora) sarà scritto invece giovedì prossimo, quando è stato fissato l’incontro per la mediazione civile alla Camera di commercio, alla quale ha deciso di ricorrere la Spritz Time per ottenere i 150 mila euro stimati come “danno” per la chiusura di oltre un mese, tra ottobre e novembre, per consentire i lavori di rifacimento dell’impianto elettrico imposti da Palazzo D’Aronco.

L’ingiunzione. Spritz Time srl non ha versato 5439 euro di Tosap negli ultimi anni, dovuta per l’utilizzo dello spazio esterno al locale. E il mancato introito per le casse comunali per l’anno passato ammonta a 4.300 euro. Il 19 agosto scorso l’amministrazione ha comunicato alla società l’avvio del procedimento di decadenza della concessione del suolo pubblico.

E, non essendo arrivate osservazioni entro sessanta giorni, il 30 ottobre l’allora dirigente del Servizio promozione economica e turistica, Daniele Damele (che nel frattempo ha lasciato l’incarico), ha comunicato la decadenza e la revoca della concessione, intimando i gestori a rimuovere tempestivamente gli arredi. La pratica ora è in mano alla Polizia locale, mentre il 12 novembre la società che per conto del Comune si occupa della riscossione coattiva ha emesso la diffida e la messa in mora della società per il mancato pagamento.

L’opposizione. Spritz Time srl si oppone. L’amministratore, Edoardo Leone, spiega che «per mesi i bollettini per il pagamento della tassa sono stati inviati a un indirizzo sbagliato». Una guerra di trincea che passa inevitabilmente anche per le morosità degli anni passati e per la richiesta danni formulata dai gestori del Contarena nei confronti dell’amministrazione comunale per la contestata chiusura autunnale. «Abbiamo 120 giorni per opporci al provvedimento– indica Leone – : ci restano ancora più di venti giorni: presenteremo ricorso al Consiglio di Stato per far valere le nostre ragioni».

Il contratto. Il contratto di gestione scadrà nel 2025. E tra i motivi dello scontro tra le parti c’è anche il maxi-debito di 263 mila euro accumulato sui canoni di affitto. Il debito è stato rateizzato in 81 rate mensili di 2.600 euro più Iva che si aggiungono all’affitto mensile

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