Lo studentato in Borgo stazione: da gennaio a disposizione degli universitari 93 posti letto in 45 appartamenti

Più complicato il recupero della Casa dello studente di viale Ungheria: servono 42 milioni

Christian Seu
Casa Burghart vista da viale Europa Unita
Casa Burghart vista da viale Europa Unita

UDINE. Con la Casa dello studente di viale Ungheria chiusa dal 2017, la Regione è stata costretta in questi anni a ingegnarsi per trovare soluzioni alternative capaci di garantire i posti letto destinati agli universitari fuori sede.

Ai convitti e alla struttura dei Rizzi si affiancheranno dal 9 gennaio gli appartamentini di Casa Burghart, elegante edificio ottocentesco che sarà in grado di ospitare fino a 93 giovani.

Un tavolo apparecchiato in uno degli appartament
Un tavolo apparecchiato in uno degli appartament

È il primo tassello di una piccola rivoluzione, perché la Regione e l’Agenzia per il diritto allo studio (Ardis), che ne è il braccio operativo, hanno in cantiere l’ampliamento della Nova Domus Utinensis, la casa dello studente del polo scientifico dei Rizzi, che oggi accoglie 108 universitari.

E a breve decollerà anche il progetto per la trasformazione in studentato dell’ex sede della Fondazione Friuli, tra via Manin e via della Prefettura: un intervento che consentirà di ricavare più di cento posti letto, con una capacità che andrebbe a coprire quasi totalmente le carenze venutesi a creare con la chiusura della struttura di viale Ungheria.

in borgo stazione
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Casa Burghart a Udine

L’inaugurazione

Martedì la Fur Veicolo 2 (proprietaria di Casa Burghart) ha formalmente consegnato le chiavi ad Ardis. Giovedì 22 dicembre la vernice con le autorità: a fare gli onori di casa gli imprenditori Alessandro Pedone e Gabriele Ritossa, titolari Fur Veicolo 2, e l’assessore regionale all’Istruzione, Alessia Rosolen. Che ha messo l’accento sull’impegno della Regione che «dal 2018 a oggi ha portato da 4.900 a oltre 5.500 il numero di studenti aventi diritto alle borse di studio: nel 2022/2023 copriremo il 100 percento dei beneficiari».

Un tavolo apparecchiato in uno degli appartament
Un tavolo apparecchiato in uno degli appartament

Il futuro di viale Ungheria

L’esponente della giunta Fedriga ha poi parlato del destino della Casa dello studente di viale Ungheria, che necessita di un intervento di adeguamento antisismico stimato in 42 milioni di euro. Una cifra ingente, «che può essere spesa meglio o comunque quando altre situazioni saranno ben definite», ha indicato Rosolen, lasciando intendere che la sistemazione del fabbricato di viale Ungheria non rappresenta al momento una priorità, considerando pure le alternative concretizzatesi in questi anni «e il fatto che Udine abbia un numero rilevante di convitti».

Il portierato presidiato da un addetto alla vigilanza
Il portierato presidiato da un addetto alla vigilanza

L’assessore ha poi confermato l’avanzamento dell’iter per la realizzazione di uno studentato in via Manin, con una partnership che vedrà la Fondazione Friuli collaborare con Camplus, primo provider di housing per studenti universitari in Italia. Il sindaco Pietro Fontanini, presente alla cerimonia non demorde e, promuovendo il recupero di Casa Burghart, si è detto certo «che la Regione si impegnerà anche per viale Ungheria».

Un auspicio, che nell’immediato, pare destinato a essere deluso, considerato l’esorbitante costo stimato per i lavori.

Il pubblico che ha partecipato alla conferenza stampa ©Foto Petrussi
Il pubblico che ha partecipato alla conferenza stampa ©Foto Petrussi

Nel cuore di borgo stazione

Il primo cittadino ha salutato con enfasi l’approdo dello studentato nel quartiere delle magnolie, dicendosi certo che «grazie agli studenti dell’Università del Friuli quest’area, che ha sofferto molto in passato, conoscerà una nuova primavera». Hanno preso la parola anche il prorettore dell’ateneo, Andrea Cafarelli, la direttrice del Mits Ester Iannis (gli appartamenti saranno a disposizione anche degli studenti dell’Its del Malignani), il portavoce dei commercianti di via Roma Luigi Armano e il direttore di Ardis, Pierpaolo Olla, che ha spiegato nel dettaglio come si è giunti all’accordo con Fur Veicolo 2, a cui l’agenzia verserà un canone annuo di 345.600 euro per dieci anni, con un periodo di free rent fino a luglio 2023.

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Gli studenti, che avevano già evidenziato alcune perplessità, hanno espresso con la presidente del Consiglio studentesco Francesca Corte, «il rammarico per non essere stati coinvolti nel progetto» e la speranza «che il diritto allo studio «non diventi un diritto usufruibile prevalentemente attraverso la proprietà privata».

Una veduta aerea del complesso che ospiterà gli studenti dal 9 gennaio
Una veduta aerea del complesso che ospiterà gli studenti dal 9 gennaio

Garage e spazi comuni

Il complesso si estende su una superficie di 7.700 metri quadri, con cinque piani e 45 appartamenti: ogni alloggio può ospitare fino a tre studenti ed è dotato di bagno, tavolo da pranzo e cucina. Allestite anche un’aula studio, una palestra, parcheggi per bici, 32 cantine e 15 autorimesse, 22 posti auto scoperti. Il portierato garantirà servizi di vigilanza, con personale della holding proprietaria dello stabile. —

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