Lo Zoncolan vuol diventare mito in discesa

OVARO. La Carnia vuole fare del ciclismo una delle sue attrattive principali. Soprattutto ora che il marchio Zoncolan è stato depositato e può essere utilizzato per scopi commerciali. Per riuscirci pienamente però deve poter richiamare gli amanti delle due ruote non solo nella stagione estiva, quando le ascese di Zoncolan e Crostis sono prese d’assalto da migliaia di appassionati, ma anche nei mesi invernali. Come fare?
La proposta arriva da Silvio Ortis del Campeggio Spin di Ovaro, che ha già incassato il supporto di Promotur e dei maestri di sci dello Zoncolan: utilizzare la strada mito delle due ruote, diventata celebre per le imprese di Gilberto Simoni e Ivan Basso, non in salita, ma in discesa e con la neve.
Il versante di Ovaro dello Zoncolan potrebbe diventare un percorso ideale per la pratica dello snow-bike, e cioè per le biciclette che montano con i copertoni chiodati. Alcuni sopralluoghi già ci sono stati e chi l’ha provato assicura che il tracciato è mozzafiato. Ci sono, ovviamente, ostacoli da superare in termini di sicurezza, ma Ortis è fiducioso. Anche perché sia Cainero sia gli amministratori di Ovaro e Sutrio la reputano un’ottima idea.
«Dobbiamo inventarci qualcosa di nuovo per impedire che la crisi abbia la meglio sulla nostra comunità – afferma Ortis –. Ecco perché abbiamo pensato allo snow-bike. In verità la nostra proposta è molto più ampia e coinvolge, oltre alle biciclette, anche gli slittini, i bob e lo scialpinismo. Vogliamo sviluppare il versante dello Zoncolan di Ovaro ma non con impianti o piste, ma con l’off-road».
La prima ipotesi è utilizzare la strada che scende dallo Zoncolan fino a Ovaro. L’alternativa è ripiegare sulla pista di rientro che da cima Zoncolan arriva a Clavais. Un vero paradiso per gli amanti del fuori pista e dello scialpinismo, che potrebbe diventare in poco tempo un punto di riferimento anche per le biciclette con i chiodi. «Lo Zoncolan – aggiunge Ortis – è conosciuto come una delle salite più dure d’Europa. Vogliamo farla diventare famosa anche come discesa».
Ortis pensa già all’organizzazione di una gara e in attesa di ricevere risposte dalle istituzioini (in merito ad autorizzazioni, responsabilità, rischio valanghe) batterà la strada con una motoslitta e la metterà alla prova, insieme a un gruppo di amici, percorrendola con una bici chiodata, un bob e uno slittino. «Il nostro vuole essere un test, per dimostrare che quello che proponiamo è fattibile».
L’idea è stata già sposata da Promotur: «Questi sport estremi considerati di nicchia – afferma il presidente Stefano Mazzolini – meritano molta considerazione. Quindi scendere dallo Zoncolan, attraverso la pista di rientro o dalla strada, potrà diventare un’ottima opportunità per gli appassionati di sci d’alpinismo, di slittino o di snow-bike».
Previsti skipass a metà prezzo per ciclisti e scialpinisti che utilizzeranno gli impianti Promotur.(a.c.)
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