Lodovica Comello con gli occhi umidi ha detto sì al suo Tomas

Cosí, ieri mattina, Lodovica Comello è arrivata in municipio prima che San Daniele si animasse, prima che i fan potessero sapere dell’evento che stava per consumarsi e che nel pomeriggio è rimbalzato nei quattro angoli del pianeta.

Da ieri, Lodo è la signora Goldschmidt. Ha detto sí al suo Tomas poco dopo le nove. Davanti ai parenti piú stretti e a qualche amico. Passo incerto, mano stretta in quella del futuro marito, occhi già lucidi.

La popstar ha varcato cosí l’ingresso della villa che ospita la casa comunale. Baciata per una volta dal sole, anziché dai potenti riflettori del palcoscenico. Vestita con semplicità. Niente abito bianco.

Anche se al colore del matrimonio per eccellenza, la ventiquattrenne friulana non è voluta sfuggire del tutto. Per il giorno piú importante della vita ha scelto, con la complicità di mamma Anna, un micro abito bianco e nero, indossato sotto uno spolverino. Un outfit essenziale, completato con un filo di trucco.

Unica concessione i tacchi alti, la cui grinta ha stemperato indossando al polso un delicato bracciale di fiori.
Per Tomas niente di piú semplice: abito elegante, ma informale. Lo sposo insomma ha scelto il basso profilo, fatta eccezione per il papillon e l’immancabile fiore all’occhiello.

Ad attendere gli sposi, in villa, c’era un ristrettissimo numero di ospiti. La mamma e il papà di Lodovica, la sorella Ilaria e il marito, i nonni, gli zii e la mamma di Tomas, giunta appositamente dall’Argentina. Una decina di invitati o poco piú.

Arrivata in municipio, Lodo si è concessa qualche abbraccio. Ha salutato la vicesindaco, Consuelo Zanini, chiamata a celebrare il rito civile e l’ha seguita nella stanza riservata alle cerimonie dove si è accomodata con il futuro marito e i testimoni, la sorella Ilaria e il marito Loris.

«Non nascondo l’emozione nel vedervi cosí commossi - ha esordito l’amministratrice accogliendo gli sposi -. È sempre un piacere celebrare un matrimonio, ma oggi lo è a maggior ragione perché la sposa è Lodovica. È per noi una soddisfazione enorme che tu abbia deciso di sposarti a San Daniele, di restare qui in città per unirti in matrimonio con Tomas».

«Al di là del suo ruolo pubblico - ha aggiunto la vicesindaco rivolgendosi agli invitati -, noi la conosciamo per la persona semplice che è, per il legame che ha con i suoi genitori. Mi sono stupita di sentirla parlare friulano con la mamma e il papà, è stata un’emozione sapere che una “cittadina del mondo” come lei ha il piacere di tornare a casa, a San Daniele, e di usare la sua lingua madre. Da me e dalla nostra comunità auguri per il vostro futuro - ha concluso -, per la famiglia che sarete da oggi in avanti».

Ascoltati gli articoli del codice civile che regolano i diritti e i doveri dei coniugi, filati via veloci se non per il divertente contrappunto della nipotina di Lodovica, gli sposi si sono detti “sí”. Pronunciando la promessa dopo essersi guardati negli occhi. Infilati gli anelli, ancora uno sguardo complice, prima di regalare la prima istantanea da “just married” agli invitati.

Non è sfuggita la commozione nello sguardo di Lodovica, che a piú riprese ha cercato rifugio nel volto rassicurante del compagno. Firmato l’atto, i novelli sposi si sono presi per mano e diretti all’uscita. Attesi, come tradizione vuole, da una pioggia di riso benaugurante.

Da marito e moglie hanno lasciato la villa, pronti a riprendere la strada del mondo, che stavolta li conduce in Portogallo, dove la cantante tornerà sul palco già stasera.

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