Lola, ragazza udinesestudentessa e pornostar

di Pietro Oleotto
UDINE.
Si chiama Alessia, ha 28 anni, ma molti la conoscono come Lola Ferri. E ne parlano. Eccome se parlano. Siamo una terra di locande, di una battuta tra un “taglio” e l’altro, il momento per dire: la conosco quella ragazza di Udine che ha deciso di intraprendere la professione di attrice di film hard. «Immagino che in città sia stata al centro di chiacchiere, ma non è che mi interessa troppo di questo: sparlare significa non avere molti argomenti», racconta Lola, diventata personaggio televisivo oltre che pornostar nel giro di qualche settimana.
Merito anche de Le Iene e di un lungo reportage firmato da Andrea Pellizzari trasmesso lo scorso 8 febbraio su Italia 1 con titolo eloquente: «Voglio fare l’attrice porno». E’ lì che Lola Ferri si è raccontata ed è stata ripresa nel backstage del suo primo film, “La donna di mio padre”, dove interpreta da parte della giovane fidanzata di papà che, alla vista del figlio, perde la testa per il giovanotto. Insomma, non è la trama il pezzo forte della pellicola, che punta più che altro sulle acrobazie erotiche sotto i riflettori a luci rosse. Allora, tra una verità e l’altra, Lola raccontò una piccola bugia. «Dissi di essere veneta – ci ha svelato ieri – soltanto perchè ormai sono più spesso da quelle parti, tra Vicenza e Padova, che in Friuli. D’altra parte dopo il servizio delle Iene e la mia presenza al MiSex, la fiera del sesso a Milano, gli impegni di lavoro non mi mancano».
Perchè Lola Ferri è diventata una starlette. Guidata da Andy Casanova, ex cuoco di Parma ora affermato regista nel ramo, questa morettina udinese, capelli a caschetto stile Valentina di Crepax e forme procaci, sta bruciando le tappe. A breve uscirà un secondo film ed è già stata confermata la sua presenza al MiSex d’autunno, visto il successo della prima apparizione. «Le anticipazioni le troverete su mio sito Internet,
», fa sapere lei.
D’altra parte nel web si trova un bel po’ di materiale sulla nuova Alessia. Foto, indiscrezioni, filmati che ripropongono quella puntata delle Iene. «E anche molte fandonie: hanno detto per esempio che sarei andata ad abitare a Massarosa, dove vive Andy Casanova. Non è vero». Perchè potreste incrociare Lola al bar, qui in Friuli. O dal parrucchiere. O in palestra. O all’università. Già, è finito il tempo delle “bonone” importate dall’Est – dall’onorevole Cicciolina in giù –, bambole senza parole.
Lola frequenta il corso di laurea in Relazioni pubbliche di Gorizia, corso che fa parte del “bouchet” dell’ateneo udinese. «Lo faccio on-line per dopo andare a fare gli esami: non sono stata una studentessa modello, ma non intendo mollare, voglio laurearmi», racconta facendo trasparire una certa determinazione. Il curriculum scolastico di Lola è di primo livello: ex liceale, a Udine ha frequentato lo Stellini raggiungendo la maturità nel Duemila, con la classe ’81.
Poi una vita alla ricerca di una via da seguire, guardando anche al mondo dell’erotismo: un contatto con l’agente di Tinto Brass durante una delle edizioni del Far East film festival e un calendario (quello delle casalinghe nel 2004) prima di decidere di inviare una mail a Silvio Bandinelli, “anima” della casa produttrice Showtime: «Gli ho manifestato l’idea di recitare in un film hard, inviandogli delle foto in allegato. Foto tutt’altro che esplicite. Sono stata contattata e da lì siamo arrivati all’esordio».
Il ciak si è svolto in una località poco distante da Viareggio, in Toscana, e il set ed è stato ripreso da Italia 1. «Non sono stata io a lanciare l’idea per il servizio delle Iene, quando sono arrivata là me l’hanno proposto e ho accettato. Una volta deciso di fare questa professione bisogna viverla a 360 gradi. Tanto anche se torni indietro per tanti sarai: quella che ha fatto un film porno. E per questo non intendo nascondermi: è il mio carattere».
A dimostrazione di questo, durante l’intervista tv, ha sottolineato «di averne parlato sia con la madre che con il fidanzato», riporta su Internet DGmag.it, sito che si occupa tra l’altro di recensire le trasmissioni boom della televisione di casa nostra. Perchè quel servizio delle Iene «ha fatto otto milioni di contatti». Hai capito la Lola.
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