L’opposizione contro Amazon Dubbi sul nuovo magazzino

Liguori (Innovare): va calcolato l’impatto sul traffico e sul piccolo commercio La replica della giunta: è il centrosinistra che ha deciso la destinazione dell’area
Cristian Rigo



Amazon si prepara a sbarcare in città e l’opposizione presenta un’interpellanza urgente per chiedere chiarimenti sull’impatto che il nuovo deposito avrà nel quartiere di Godia e non solo. Secondo Simona Liguori di Progetto innovare, prima firmataria del documento poi sottoscritto da tutti i capigruppo di opposizione, «oltre all’impatto ambientale ci sono da considerare anche le conseguenze che questa operazione avrà sul piccolo commercio».

Il colosso dell’e-commerce ha annunciato di voler chiudere il deposito di smistamento a Colugna di Tavagnacco per aprirne uno nuovo nel capoluogo friulano, in via Liguria entro il prossimo autunno. I 15 dipendenti assunti a tempo indeterminato nel magazzino della frazione di Tavagnacco, inaugurato a novembre 2020, saranno tutti trasferiti nella sede di Udine. La struttura, già in fase di costruzione, avrà una superficie complessiva di 4.500 metri quadrati e creerà in totale 60 posti di lavoro a tempo indeterminato: 20 addetti Amazon (di cui 15 provenienti da Tavagnacco) e 40 autisti assunti dai fornitori locali di servizi di consegna (alcuni dei quali già in forze sempre a Tavagnacco). «Creare posti di lavoro è senz’altro positivo - dice Liguori - ma dobbiamo chiederci anche quanti piccoli negozi entreranno in crisi, senza dimenticare l’importanza sociale dei negozi di prossimità. A Udine ci sono molti anziani soli e scambiare una parola con il commerciante di fiducia non è come ordinare un prodotto online sempre ammesso che tutti abbiamo gli strumenti e sappiano farlo». Liguori chiede quali studi siano stati fatti dagli uffici competenti sull’impatto del transito dei corrieri sul traffico. «Mi pare che quello in realizzazione sarà il secondo magazzino più grande di Amazon dopo Milano ed inevitabilmente ci sarà un impatto sulla viabilità che non deve essere sottovalutato», sostiene Liguori.

L’assessore alle Attività produttive, Maurizio Franz, rimarca che «a decidere quella destinazione d’uso per la zona è stato proprio il centrosinistra che solo oggi - aggiunge - si sveglia, anche se con un po’ di ritardo, scoprendo le difficoltà del piccolo commercio che noi cerchiamo da sempre di tutelare. Il vero tema è fare in modo che tutti i colossi paghino le tasse nel paese dove fanno i loro utili così che non ci sia concorrenza sleale, ma anche su questo la sinistra latita». —

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