L’ospedale civile di Udine una storia da raccontare

Si presenta la ristampa del libro scritto da Eugenio Mariutti Le complesse vicende di un presidio che sta ancora crescendo
Di Alessandra Ceschia
ANTEPRIMA UDINE 04 GENNAIO 2001 PADIGLIONE FORLANINI OSPEDALE CIVILE TELEFOTO AGENCY ANTEPRIMA
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Sono trascorsi più di novanta’anni dalla posa della prima pietra per l’ospedale di Udine. Era il 5 ottobre del 1924. Eppure toccò attendere fino al 1929 per assistere all’avvio della sua edificazione.

Sin dall’inizio quello del Santa Maria della Misericordia di Udine non fu un cantiere facile. Il suo sviluppo fu scandito da tante partenze e altrettante battute d’arresto. A ripercorrerne la storia con fedeltà e rigore è stato l’ingener Eugenio Mariutti. Professionista schivo e determinato, ne viene ritenuto da più parti il padre, perché ad esso dedicò gran parte della sua attività professionale e della sua vita, intendendola come una missione morale nei confronti della comunità friulana.

Da un trentennio Mariutti, “ragazzo del ’99”, non è più tra noi, ma ci ha lasciato un libro che è la cifra della sua esistenza. Si tratta di “L’ospedale civile di Udine. Progetti e realizzazione di una grande opera”, Ribis editore. La ristampa del volume che vide la luce nel 1969 rappresenta un’opportunità per trasmettere al pubblico le vicissitudini che hanno scandito lo sviluppo dell’Ospedale civile di Udine nel comprensorio scelto all’inizio degli anni ’20 per trasferirvi il vecchio presidio ospedaliero, originariamente collocato nell’area su cui oggi sorge il tribunale.

L’opera di Mariutti sarà presentata domani alle 18 alla sede della Fondazione Crup di via Manin. L’incontro sarà introdotto dal presidente della Fondazione Crup Lionello D’Agostini, dal commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria Mauro Delendi. Interverranno il sindaco di Udine Furio Honsell e il presidente della Cassa di risparmio del Friuli Venezia Giulia, Giuseppe Morandini. Seguiranno le testimonianze dell’ingegner Elena Moro, degli architetti Massimo Bortolotti e Giorgio Dri e di Lorenzo Bresil.

L’opera ricostruisce una vicenda complessa, a partire dal 1922, quando il sindaco Luigi Spezzotti volle fermamente che la città di Udine avesse un nuovo ospedale, poi fu il generoso intervento della Cassa di Risparmio a determinare l’acquisto dell’area.

Una notevole messe di documenti, mappe e stime corredano l’opera, più che mai attuale, oggi, mentre il nuovo ospedale si sta sviluppando sul luogo in cui Mariutti lo aveva immaginato quando scrisse il libro al posto del padiglione Forlanini, da lui stesso realizzato.

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