L’Udc va a congresso ma il partito si spacca

È polemica sulla data. Il coordinatore Tesolat: è deciso si vota il 2 luglio Ma il presidente Anzolini lascia la riunione per protesta.

ANTEPRIMA Udine 04-12-2009 udc
ANTEPRIMA Udine 04-12-2009 udc

UDINE. L’Udc si spacca di nuovo. E prima ancora di andare a congresso. La frattura interna al partito questa volta si è consumata al coordinamento provinciale che doveva stabilire la data del congresso. Per il coordinatore provinciale, Alessandro Tesolat è tutto fatto: il segretario provinciale sarà scelto sabato 2 luglio. Questa almeno la proposta avanzata al segretario regionale, Angelo Compagnon che ha il compito di convocare il congresso. Ma per il presidente provinciale, Fabrizio Anzolini, che ha abbandonato l’incontro per protesta insieme a una decina di iscritti, la partita è ancora aperta.

«Non siamo riusciti ad arrivare a una soluzione unitaria - ha riferito Anzolini - ma si è nuovamente spaccato il partito sulla volontà di convocare un congresso in 20 giorni, senza lasciare il tempo per definire programmi che siano di ampio respiro e che aprano una profonda riflessione su quanto sta avvenendo in Italia e nella nostra Regione».

E ancora: «Ho deciso di abbandonare il coordinamento per evitare uno scontro quando è si è cercato d’imporre la maggioranza numerica su una scelta così importante: non si può convocare un congresso per una mera conta delle tessere, prendiamoci 90 giorni per riflettere sui problemi reali della gente e per lanciare una nuova proposta unitaria».

Anzolini insomma chiede più tempo e invita tutti a fare un passo indietro. Per Tosolat invece, al termine di «un articolato dibattito è prevalsa l’esigenza di giungere a una rapida celebrazione del congresso per riportare il partito a una situazione di normalità con l’indispensabile chiarezza nell’individuazione della linea politica e dei vertici responsabili a darne attuazione».

Lo scontro tra le diverse anime del partito insomma continua. Da una parte i terzopolisti che vorrebbero rimandare i congressi dopo l’estate in attesa che sia chiarito anche il quadro nazionale e dall’altra i fedelissimi di Compagnon che guardano al centro destra e spingono per andare alla conta convinti di avere i numeri per imporsi a livello provinciale. Tra i possibili candidati, si fanno i nomi di Lorio Murello e Giovanni Barillari, mentre sull’altro fronte non è escluso che al posto di Fabrizio Anzolini venga scelto un o una giovane. Resta però da capire quando si andrà al voto.

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