Luigi Rapuzzi ai Colonos, un talento da riscoprire

Pittore futurista e scrittore di fantascienza, il sacilese sarà al centro di “Naturalia artificialia” a Villacaccia di Lestizzi

Naturalia artificialia è il titolo provvisorio, ma con tutta probabilità diventerà definitivo, della ventesima edizione di Avostanis, che è prevedibile chiamerà a raccolta, con una quindicina di appuntamenti che spazieranno fra conferenze e dibattiti, mostre d'arte, spettacoli teatrali, musicali e proposte artistiche, un pubblico numeroso, fra cui molti giovani interessati alle nuove proposte culturali del Friuli.

Ai Colonos di Villacaccia si continuerà a esplorare l'attualità perché il tema di quest'anno esaminerà il rapporto fra il reale e il virtuale, cioè tra il mondo naturale e quello artificiale. Nonostante i tagli. Anche sull'organizzazione degli eventi firmati dai Colonos è caduta infatti inesorabile la scure che riduce i contributi pubblici. Nonostante questo non è passata la voglia a Federico Rossi, direttore artistico, e al suo staff di fare e di incidere sulla cultura friulana. Stanno lavorando, con rafforzato entusiasmo, per dare un prodotto di qualità nonostante le difficoltà economiche.

Rapuzzi e la fantascienza. Tra le novità di quest'anno, al centro di una serie di eventi ci sarà il pittore futurista e scrittore Luigi Rapuzzi, che si firmava Johannis, nato a Sacile nel 1905, vissuto in Carnia e a Udine, morto a Milano nel 1968. Si parlerà di lui ai Colonos perché è ritenuto una delle personalità più interessanti del futurismo in ambito locale. Nel 1946 fonda il Movimento per un'arte classica che si richiama a un novecentismo metafisico. Negli anni Cinquanta va negli Stati Uniti dove si occupa di letteratura fantascientifica. Torna in Italia e collabora con Urania, l'unica rivista dedicata al genere esiste dagli anni Cinquanta. Fonda a Udine la rivista Galassia, pubblicando alcuni tra i migliori classici della fantascienza e sostenendo le giovani leve italiane.

Il critico Daverio. Anche quest'anno, per l'ottava volta consecutiva, Philippe Daverio sarà presente nell'aia dei Colonos e come sempre sarà un motivo di forte richiamo perché i suoi arguti, interessanti, provocatori e dissacranti interventi, che spazieranno dall'attualità all'arte, dall'economia alla politica, dalla filosofia alla realtà dei nostri giorni, fanno convergere centinaia di persone. Non è ancora stato stabilito il tema della serata, perché Rossi conta di incontrare Daverio in questo periodo fissando anche la data definitiva che sarà nella seconda metà di agosto.

In tre riis. Per la seconda edizione del concorso letterario per un romanzo in friulano, riservato a giovani al di sotto dei 35 anni, scritto in tre riis, 180 battute comprese le spaziature, sono pervenuti 38 lavori. I concorrenti, 33 in tutto, hanno preferito inviarli tramite e mail, solo 5 tramite sms. La serata dedicata ai premiati sarà compresa nel cartellone di Avostanis. Tra le curiosità di quest'anno ci sono tre storie, una diversa dall'altra, raccontate da tre fratelli, che hanno dagli 8 ai 10 anni. A tutti i candidati al premio sarà consegnata una maglietta disegnata da Altan che rappresenta la vacje Vitorie con la sua storia: Jere une vacje clamade Vitorie, muarte la vacje finide la storie. 72 battute per una storia completa in tutte le sue parti, sfumature e contorni.

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