L’ultimo appello di Giosuè «Sono innocente, lo giuro» Poi arriverà la sentenza

Lasorte Trieste 12/10/18 - Tribunale di Trieste, Corte d'Assise d'Appello, Processo Ruotolo
Lasorte Trieste 12/10/18 - Tribunale di Trieste, Corte d'Assise d'Appello, Processo Ruotolo

Scocca l’ora del verdetto per Giosuè Ruotolo, l’ex militare di Somma Vesuviana condannato all’ergastolo in primo grado per l’ omicidio dei fidanzati Teresa Costanza e Trifone Ragone, uccisi fuori dalla palestra di via Interna il 17 marzo 2015. Questa mattina davanti alla Corte d’assise d’appello di Trieste, presieduta da Igor Maria Rifiorati (giudice relatore Mimma Grisafi) spazio alle controrepliche della difesa.

Poi toccherà a Giosuè prendere la parola, per giurare che non è stato lui, «per proclamare di nuovo la propria innocenza» ha anticipato ieri sera l’avvocato Roberto Rigoni Stern. Poi i giudici si ritireranno in camera di consiglio ed entro la serata potrebbe arrivare la sentenza. «Abbiamo profuso tantissime energie per sostenere la nostra verità ed evidenziare le molte lacune che caratterizzano la sentenza di condanna di primo grado – ha affermato ieri Rigoni Stern –. Siamo convinti che la Corte saprà valutare tutte le osservazioni, le deduzioni e i rilievi che abbiamo esposto». «Riteniamo di aver dimostrato – ha proseguito il legale – che Ruotolo non poteva essere sulla scena del delitto al momento in cui le vittime sono state uccise perché si era allontanato prima, e la totale inconsistenza del movente». Secondo la difesa, in particolare, non collimano i racconti dei testimoni con le risultanze della consulenza tecnica dell’accusa. Per questo era stata chiesto una nuova perizia super partes, ma la richiesta è stata respinta dalla Corte . «Abbiamo fatto il possibile per far emergere una verità alternativa – ha aggiunto Rigoni Stern – e siamo fiduciosi anche perché lo stesso presidente della Corte ha dichiarato per ben due volte di non escludere una riapertura della fase istruttoria». —

P.T.

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