L’ultimo saluto a Irma nella casa dei genitori FOTO

San Giovanni, un centinaio tra parenti e amici al rito per la donna uccisa. Il padre della vittima ha ringraziato tutta la comunità per il sostegno ricevuto
San Giovanni 21 Giugno 2013 Funerale TeleFoto Copyright Petrussi Foto Press / Bressanutti
San Giovanni 21 Giugno 2013 Funerale TeleFoto Copyright Petrussi Foto Press / Bressanutti

SAN GIOVANNI AL NATISONE. Erano in tanti, ieri pomeriggio, gli amici e i conoscenti che si sono stretti ai parenti per dare l’ultimo saluto ad Irma Hadai, la 32enne albanese trucidata con quasi quaranta coltellate dal marito, pure lui albanese, martedì scorso. Le grida delle bimbe quella sera corse fuori a chiedere aiuto risuonano ancora nelle orecchie dei vicini. Una corsa disperata e terrorizzata che ha però impedito loro di assistere al terribile gesto di Lilzim contro la moglie.

Un continuo via vai nella piccola casa dei genitori, che risiedono anche loro in via Palmarina a poco più di duecento metri dalla villetta in cui la vittima abitava ormai da qualche anno con il marito e le sue due piccole. Erano arrivati a San Giovanni da diversi anni: lui operaio lei aveva trovato lavoro come assistente agli anziani nella casa di riposo “Sereni Orizzonti”.

L’ennesima tragedia annunciata sembrano dire ora gli occhi della gente che ancora incredula e sgomenta lentamente entra nella camera mortuaria allestita nella casa dei genitori. La lunga e silenziosa carovana ha poi accompagnato Irma al cimitero del capoluogo dove la famiglia ha scelto di tumulare la salma.

Un dignitoso e composto dolore quello dei familiari, della madre della sorella, del cognato e di tutti parenti che come da tradizione islamica richiede funerali semplici e umili con pochi fiori in rispetto del defunto. Prima della sepoltura un breve, ma emozionato discorso nella lingua madre da parte del padre rientrato dall’Albania, in ricordo della figlia.

Ha chiesto scusa alla comunità per la tragedia che ha colpito così drammaticamente la sua famiglia ma anche tutta la cittadina. Un fatto che bisogna impedire che accada ancora in un paese che ha saputo accogliere a braccia aperte Irma e le sue bambine, che ora in questo momento così difficile avranno bisogno che tutto l’affetto sia riservato a loro per alleviare un futuro che di sicuro non sarà facile.

Le bimbe, che per volontà dei famigliari sono state affidate ad un’amica di famiglia, così da non dover assistere allo straziante rito. Al termine, in un silenzio rotto solo da un applauso, a turno tutti i presenti passando davanti alla tomba per l’ultimo saluto hanno lanciato un pugnetto di terra sulla bara.

Dopo i funerali la comunità albanese come prevede la tradizione islamica si è riunita in una veglia che accanto alla preghiera ha voluto rappresentare un momento di confronto e riflessione sui fatti non tanto per trovare una spiegazione a qualcosa che probabilmente non ce l’ha per condividere un dolore che indissolubilmente lega tutta la comunità albanese.

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