Lutto nel mondo del calcio, è morto Ezio Vendrame: il genio friulano del pallone

Aveva 72 anni: ha allenato Pordenone, Venezia e Sanvitese. Estro e fantasia in campo come nella vita, lui "poeta del gol" era un uomo antisistema
Ezio Vendrame
Ezio Vendrame
CASARSA.  Addio a Ezio Vendrame, ex calciatore di Vicenza, Napoli e Padova. Ma anche allenatore di Pordenone, Venezia e Sanvitese.
 
Nato a Casarsa della Delizia, aveva 72 anni e da tempo stava combattendo con un tumore che, alla fine, lo ha sopraffatto. Un uomo dalla personalità marcata, eclettico e con grinta da vendere. Un genio del pallone – lo hanno definito in tant così – e protagonista di numerosi episodi bizzarri che lui stesso ha raccontato in alcuni libri andati a ruba (tra i quali “Se mi mandi in tribuna godo”).

All'età di 13 anni approda all'Udinese, poi passa alla Spal e nel 1969 arriva al Siena. Esordisce in serie A nell'estate 1971 con il Lanerossi Vicenza. Dopo la parentesi Napoli, approda al Padova in serie C dove rimase due stagioni collezionando 57 presenze. Nella stagione 1978-79 contribuisce alla promozione del Pordenone in serie C2.

Giocatore prima,  tecnico poi, da sempre uomo “anti-sistema” per definizione, era famoso per i suoi "dogmi". «Ci faceva correre soltanto per punizione», rivela un suo ex allievo ai tempi in cui allenava nelle giovanili del Pordenone, club con cui ha ottenuto pure una promozione in C2 nel 1979 sotto la guida di Adriano Buffoni. «I suoi allenamenti erano soprattutto, per non dire esclusivamente, col pallone. Faceva cose con i piedi che noi non saremmo mai riusciti a fare nemmeno se avessimo ripetuto i suoi esercizi all’infinito».

Eh sì, tecnica sopraffina la sua. Al punto da mandare in visibilio intere tifoserie. Una in particolare, quella del Vicenza che, a distanza di oltre 40 anni, ancora lo acclamava. L’estro in campo, però, non si è mai accompagnato al rispetto delle regole formali. Quelle dell’ipotetico manuale del giocatore perfetto. Tant’è che quando è capitato sotto le grinfie di un allenatore “generale” come Luis Vinicio a Napoli, è stato a dir poco di passaggio (soltanto 3 presenze).
 
Sono altri i giocatori che piacciono a Vendrame. Quelli che, come lui, preferiscono vivere sopra le righe. Non a caso ha speso sempre parole di grande elogio per Mario Balotelli: «È l’unico per cui tifo, è autentico in un mondo di “omini” , non si nasconde, sbaglia e ci mette la faccia. Ed è forte».
 

 

 

 

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