Ma c’è chi invece ci crede e apre un’attività Il ristorante di Zompicchia e l’osteria di Beano

Ci hanno creduto. E hanno deciso di investirci. Preferendo al centro di Codroipo le frazioni. Come David Valvasori. Il giorno di San Valentino di quattro anni fa ha inaugurato a Zompicchia, insieme alla moglie Ornela, “Un Blanc e Un Neri”. Aveva lavorato in America e in Spagna, passando per Roma e per le stagioni estive a Lignano. A 33 anni ha deciso però di avere un locale tutto suo. Ha ristrutturato un vecchio bar facendolo diventare un ristorante accogliente, conosciuto in tutto il Friuli per i suoi piatti di pesce e di carne alla brace. Lo incontriamo qui. È titolare e chef e ci presenta subito un piatto forte del menù. Baccalà mantecato al latte in tempura nera su una base di salsa di pomodoro e menta con una grattugiata di Montasio ubriaco. «Amiamo utilizzare per i nostri piatti – racconta – i prodotti del territorio e sempre materie prime freschissime e di prima qualità». Ci mette poi la fantasia e l’esperienza per creare ricette nuove e ricercate. Ci ha messo anima e cuore per realizzarlo, il suo sogno. Una sfida grande, che dopo 4 anni può dirsi vinta. È una storia diversa quella di Michele Tancon Lutteri: 55 anni vissuti a Cortina d'Ampezzo, da sei gestisce l’Osteria di Beano. «Un locale che ha oltre 200 anni di storia» dice. Si è trasferito in Friuli per amore e ha trovato qui il locale giusto «che riesco a gestire da solo e dove posso cucinare piatti della tradizione friulana insieme ad altri di mia invenzione, soprattutto di montagna». È il bar della piazza, l’ultimo punto di ritrovo rimasto. Alle pareti sono appesi le foto e gli articoli che celebrano le vittorie della campionessa di nuoto Alice Mizzau, la stella di Beano. All'una, puntuale come tutti i giorni, entra il signor Bruno, 74 anni appena compiuti, per bere il suo caffè. (v.z.)
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