«Ma la matita posso tenermela?»

Stranezze ai seggi, dove c’è anche chi ha rischiato una multa da 308 euro

La matita posso tignìrmela?». E’ stato il dubbio che ha colto un elettore in un seggio aperto per il voto amministrativo di Pordenone, nel quartiere di Torre.

«Sì, se ce la paga 308 euro...» è stata la risposta, tra i sorrisi degli scrutatori, impegnati nella task-force delle elezioni amministrative nel capoluogo cittadino, alla vigilia del verdetto sul nuovo sindaco della città.

Fuori programma se ne sono verificati, nei seggi: tanti “siparietti” ma anche tante norme precise, perché il “furto” della matita prevede una multa che per molti rappresenta la metà dell’importo della pensione minima.

«Occhio a intascare la matita copiativa – hanno ammonito il signore con la tentazione di portarsi a casa un souvenir gli scrutatori -. Le sanzioni prevedono per l’elettore che non restituisce la matita, una multa da 100 a 308 euro». La reazione dell’elettore è stata a occhi sgranati; «Ma schèrselo?».

Questo e altro nelle 27 ore di seggio a ponte in due giorni, più sette ore medie di scrutinio finale, nelle giornate del voto. In alcuni seggi del centro storico mancavano le calcolatrici per tirare le somme sui voti. «Ce la siamo cavata con i cellulari personali – hanno raccontato a microfoni spenti gli scrutatori -. Di certo per il futuro serviranno strumenti informatici per snellire il lavoro».

Si tradurrà in una gran sfacchinata, la due giorni degli scrutatori che si concluderà quest’oggi a Pordenone e Cordenons. «Un’esperienza che comunque ci farà guadagnare 145 euro – hanno spiegato a Torre -. E per molte persone è una cifra per cui fare un po’ di fatica vale la penaa». (c.b.)

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