Magazzini vuoti: scoppia il caso Schlecker

REANA DEL ROJALE. Magazzini vuoti e negozi con merce sempre più scarsa. In questa situazione – molto simile a quella raccontata pochi giorni fa dei magazzini Bernardi – si trovano gli ex negozi Schlecker, oggi Dayli, stando alla denuncia di Filcams Cgil che, reduce da un’assemblea con tutti i lavoratori dei quasi cento punti vendita regionali, va all’attacco dell’azienda.
«Siamo molto preoccupati – dichiara il sindacalista Francesco Buonopane – perché il magazzino centrale di Portogruaro è praticamente vuoto, i fornitori non danno più merce e i negozi languono come ci testimoniano i lavoratori». Che sono, nella sola regione, quasi 300. Per la precisione 297, divisi in circa 90 negozi di cui 52 in provincia di Udine. Dopo il fallimento della tedesca Schlecker, l’anno passato gli occupati sono passati in blocco al fondo di investimento austriaco Tap09, che ha acquistato tutti i punti vendita di Austria, Polonia e, appunto, Italia. «Sono passati sei mesi, ma se in Austria sono stati fatti importanti interventi di restilying, sia estetico che merceologico con l’aggiunta di prodotti freschi e giornali, in Italia, dove pure un simile intervento ci era stato promesso, la situazione è rimasta invariata e oggi i negozi sono in sofferenza», continua Buonopane.
Sindacato e azienda avrebbero dovuto discutere della situazione a un tavolo nazionale che, però, è saltato («per scelta aziendale»), rimandato a data da destinarsi con grande disappunto da parte della Cgil: «Abbiamo diritto di sapere come stanno le cose, rivendichiamo un incontro al più presto. Nel frattempo – conclude Buonopane – il 17 maggio riuniremo a Venezia tutti i delegati per decidere il da farsi e valutare eventuali azioni di protesta».
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