Maieron: a Paluzza l’albergo diffuso nell’ex Marconi

PALUZZA. Aulo Maieron, che in consiglio comunale a Paluzza siede sui banchi della minoranza, si rallegra che la giunta retta da Elia Vezzi si sia decisa di assecondare il progetto albergo diffuso:...
ANTEPRIMA Paluzza 27 Febbraio 2006. FESTA PER GIORGIO DI CENTA VINCITORE DELLA MEDAGLIA D'ORO NELLA 50 CHILOMETRI DI FONDO.Sindoco di Paluzza Aulo Maieron. Copyright Diego Petrussi/Foto Agency Anteprima Udine
ANTEPRIMA Paluzza 27 Febbraio 2006. FESTA PER GIORGIO DI CENTA VINCITORE DELLA MEDAGLIA D'ORO NELLA 50 CHILOMETRI DI FONDO.Sindoco di Paluzza Aulo Maieron. Copyright Diego Petrussi/Foto Agency Anteprima Udine

PALUZZA. Aulo Maieron, che in consiglio comunale a Paluzza siede sui banchi della minoranza, si rallegra che la giunta retta da Elia Vezzi si sia decisa di assecondare il progetto albergo diffuso: «Finalmente anche a Paluzza - commenta l’ex sindaco - si sta muovendo qualcosa: il progetto albergo diffuso sta procedendo, anche se a rilento, tra mille difficoltà indecisioni e dubbi, verso la sua conclusione. È una notizia che fa piacere, perché collocherà il nostro Comune fra quelli che da tempo e in modo deciso hanno puntato sul turismo quale opportunità di sviluppo e rilancio socio-economico».

Secondo Maieron, le difficoltà incontrate hanno disaffezionato alcuni privati che avevano creduto nel progetto. «Solo dopo insistenze - prosegue l’ex primo cittadino -, il Comune ha messo a disposizione, suo malgrado, un edificio di proprietà situato a Cleulis per aumentare il numero dei posti letto e scongiurare il pericolo di non raggiungere la quota minima di ottanta posti letto fissata dal bando regionale. Il che la dice lunga sul travagliato percorso del progetto!».

Proteste pure per la scelta della giunta di utilizzare palazzo d’ Aronco come reception e sale comuni dell’albergo diffuso: «La struttura, per la vicinanza del monumento ai caduti, è sempre stata considerata un luogo sacro e di cultura - prosegue Maieron -. È stata utilizzata per decenni quale scuola di disegno professionale, com’era chiamata all’epoca in cui era diretta dal “Scior Mestri” Zanier e poi fino agli anni ’60 come Istituto professionale di Stato». Meglio, per la minoranza, se fosse rimasta «luogo di studio e del sapere, anche se visto in chiave più moderna, ospitando magari opere di nostri famosi concittadini, la biblioteca, l’archivio storico e tante altre iniziative» e ricavando la sede dell’albergo diffuso «nel vecchio albergo Marconi acquistato dal Comune nel 2008 proprio per quello scopo e la cui ristrutturazione era stata finanziata dalla Regione con 1.460.000 euro». (g.g.)

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