Mais ogm, processo interrotto: atti all’Europa su Fidenato
PORDENONE. Sarà la Corte di giustizia dell’Unione europea a pronunciarsi sul procedimento aperto nei confronti dell’imprenditore agricolo friulano Giorgio Fidenato, 54 anni, dopo la semina e la coltivazione di mais Ogm Mon 810 in due terreni di sua proprietà a Vivaro.
A Fidenato viene contestata la violazione del divieto di coltivazione di mais Ogm introdotto dal decreto del 2013 del ministero della Salute.
Il legale di fiducia dell’imprenditore, l’avvocato Francesco Longo, ha chiesto che venissero sollevate dianzi alla Corte di giustizia le questioni pregiudiziali specificate nella sua memoria difensiva.
Il giudice monocratico Licia Consuelo Marino ha accolto la richiesta della difesa, rimarcando che appare necessario verificare se il divieto di coltivazione del mais geneticamente modificato, introdotto dal decreto del 12 luglio del 2013, varato dal ministero della Salute (di concerto con i ministeri delle Politiche agricole e dell’Ambiente) sia conforme alla normativa europea.
Tale disciplina penale è stata adottata dall’Italia con il ricorso alle procedure d’urgenza. Una sentenza della Corte di giustizia del 2011, invece, evidenzia che il ricorso alle procedure d’urgenza sia giustificato in caso di un rischio concreto per la salute umana, animale o ambientale, sulla base di dati scientifici attendibili.
Il giudice monocratico Marino, nella sua ordinanza, con la quale sospende il procedimento e la prescrizione in attesa della pronuncia della Corte europea, ha posto al supremo organo comunitario una serie di quesiti.
Fra questi, il tribunale monocratico di Pordenone domanda alla Corte se lo Stato membro dell’Unione europea possa adottare le misure di emergenza anche in assenza dei requisiti di rischio grave e manifesto per la salute sulla scorta del principio di precauzione e se possa mantenere tali misure anche dopo la valutazione dell’apposita Commissione in merito all’insussistenza dei presupposti per l’adozione delle misure di emergenza.
La prossima udienza si terrà il 13 settembre.
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