Malignani, tagliate le ore di sostegno i genitori insorgono
CERVIGNANO. Genitori infuriati all’Isis Malignani di Cervignano, da cui dipendono anche le sedi di Palmanova e San Giorgio. L’Ufficio scolastico provinciale competente per il territorio, infatti, si è visto costretto, vista la difficile situazione economica che interessa anche il mondo della scuola, a tagliare drasticamente le risorse destinate agli alunni disabili.
Ieri, ai membri del Glis, il gruppo di lavoro per l’handicap (che comprende, oltre agli insegnanti di sostegno e ai rappresentanti dei genitori, anche i rappresentanti dell’équipe multidisciplinare territoriale di Cervignano e Latisana e delle équipe minori, sempre di Cervignano e Latisana), è stato recapitato, assieme alla convocazione per la riunione del prossimo 3 settembre, anche lo schema delle ore di sostegno assegnate alle scuole superiori della Bassa. Rispetto alle richieste avanzate dalla scuola e dai servizi sanitari, i tagli sono rilevanti. A Cervignano, rispetto alle 38 ore di sostegno richieste per l’area scientifica sono state concesse 13 ore e mezza. Per quanto concerne l’area umanistica, le ore richieste erano 27 e ne sono state concesse tredici e mezza. L’unica buona notizia è che le ore per l’area tecnica sono state accolte.
Tagli pesanti anche a Palmanova e San Giorgio. Nella città stellata si parla di 9 ore su 33 per l’area scientifica e 31 e mezza su 36 per l’area umanistica. A San Giorgio, la scuola aveva richiesto 47 ore per l’area scientifica ma ne sono state concesse 22 e mezza mentre per l’area umanistica sono state attribuite quattro ore e mezza contro le 18 chieste. Stando a quanto si è appreso dalle famiglie, comprensibilmente amareggiate, alcuni alunni si trovano in situazioni di evidente gravità.
La decisione sull’effettiva distribuzione delle risorse spetterà al Glis, i cui margini di manovra sono piuttosto contenuti. «Combattiamo ogni anno – spiega Stefano Florit, un genitore –. L’anno scorso abbiamo anche scritto all’ex Provveditorato. I tagli di quest’anno sono ancora più pesanti. Ai nostri ragazzi non viene dato quello di cui hanno bisogno. Sono pesantemente penalizzati. Per certe materie basta l’insegnante curriculare ma in altri casi c’è bisogno dell’insegnante di sostegno. Ora valuteremo come muoverci. E’ una situazione molto pesante e tutto questo per difendere un nostro diritto che ci dobbiamo conquistare. Purtroppo, a rimetterci sono sempre e solo i più deboli». Il preside Durì si riserva di rimandare ogni valutazione alla riunione collegiale che si terrà il 3 settembre. «In quella sede – dice – le possibili soluzioni potranno essere condivise assieme all’azienda sanitaria e all’ambito dei servizi socio assistenziali».
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