Malore, imprenditore di Lestizza muore a 31 anni

Marco Roman aveva confidato sabato sera alla fidanzata di non star bene. La madre l’ha trovato ieri esanime in bagno

LESTIZZA. Marco Roman, imprenditore nel campo vivaistico, è morto a 31 anni per un malore improvviso e Galleriano è annichilita: uno dei suoi ragazzi più volonterosi e generosi non c’è più.

I familiari lo hanno trovato senza vita in bagno ieri mattina, nella loro casa di via Trento 4 dove si trova anche l’agriturismo di cui sono titolari, ma il decesso potrebbe risalire a qualche ora della notte precedente. Non riescono a darsi pace tanti amici e conoscenti, che lo hanno visto sempre lavorare lavorare lavorare, mai stanco e mai con problemi di salute se non per qualche incidente sul lavoro da cui si era ripreso rapidamente.

Era uno che non si fermava davanti a nessuna difficoltà, così lo descrivono quelli che lo conoscono per rapporto di lavoro o di amicizia. Forse anche questo suo coraggio non ha giovato a salvargli la vita, infatti pare che stesse male già da alcune ore, come aveva confidato agli amici, ma non aveva ritenuto opportuno di rivolgersi a un medico o al pronto soccorso.

Marco era ritornato a casa, in via Trento 4, sabato dopo aver passato la serata con amici, e si apprestava ad andare a dormire. Che si sentisse poco bene lo aveva confidato alla fidanzata al cellulare verso l’una, ma aveva continuato a prepararsi per la notte, facendo la doccia. Così l’ha trovato ieri mattina la mamma, Vanda Cossalter, che, appena alzata per aprire l’agriturismo che si affaccia sulla Ferrata, ha notato che dalla finestra del bagno la luce risultava ancora accesa: Marco era ancora lì e non dava segno di vita.

Nessun soccorso ormai poteva purtroppo giovare al trentunenne e il personale medico legale accorso non ha potuto che constatare il decesso.

In un primo momento si è pensato anche a un incidente domestico, per cui sono intervenuti sul posto i vigili del fuoco per verificare lo stato della caldaia scaldabagno, ma tutto è risultato regolare. Le indagini di rito optano per una morte dovuta a cause naturali, ma, data la giovane età dello sfortunato, la magistratura ha disposto l’autopsia sulla salma, provvisoriamente composta nel cimitero del paese.

Ai familiari increduli e affranti dal dolore, oltre alla madre il padre Beniamino e i fratelli Luca e Andrea, si sono stretti i compaesani che, non appena si è diffusa la drammatica notizia, si sono recati in tanti ad abbracciarli e a cercare di offrire un qualche conforto. Marco era il sostegno della famiglia e dell’azienda, oltre che un riferimento importante per tutta la comunità di Galleriano, visto che a chi chiedeva un favore non si negava mai e sapeva fare qualunque lavoro.

I Roman non sono tra le famiglie originarie di Galleriano, ma tutti li conoscono per la laboriosità e l’acuto spirito imprenditoriale. L’azienda familiare ha preso piede dopo che Vanda ebbe chiuso il rapporto di lavoro nella scuola materna di Galleriano, dove era stata cuoca: inizialmente un’attività di servizi, poi il vivaio e le serre di piante e fiori vicino casa, nei pressi della Sp Ferrata, cui si è aggiunta la cura dei boschi e legna da ardere, questo era il settore di cui si occupava specificamente Marco. L’attività si è poi ampliata alla viticoltura su fondi a Sclaunicco e a Basiliano, oltre che all’allevamento di suini in proprio, il che ha permesso di aprire a fine 2012, sempre in via Trento, uno spaccio di vino e carni.

Anche Marco era l’uomo dalle mille risorse e dai mille lavori: taglio di piante, sistemazione di giardini, movimentazione di materiali edili, non c’era mestiere che non sapesse fare. Le sue macchine erano sempre in movimento, ma se il paese chiamava, senza pensarci un minuto era sul posto a dare una mano. Così lo ricorderanno tutti, ora che il suo cuore generoso si è fermato, troppo anzitempo.

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