Malore nella notte muore a 32 anni

Malborghetto, Alessandro Mattarei lavorava all’Ispettorato delle foreste. Era un pilastro delle attività associative nella piccola frazione di Ugovizza

MALBORGHETTO. Un malore improvviso e fatale si è portato via, a soli 32 anni, Alessandro Mattarei. Abitava con la mamma Loretta Rossetto e la compagna Anna, in via 13 settembre 1903, a Ugovizza. Il giovane, l’altra sera aveva diretto, in qualità di presidente, la riunione del direttivo dell’associazione volontaristica “Ugovizza in fiore”, per programmare le manifestazioni estive.

Al termine, dopo avere sorseggiato una bibita (non beveva alcolici e non fumava) assieme ai collaboratori alla Pensione Italia, era rincasato. Poco dopo la mezzanotte ha accusato il malore che ha allarmato le sue care. A casa Mattarei è così arrivata l’autolettiga del 118 di Tarvisio con il medico che ha disposto il ricovero del giovane all’ospedale di Tolmezzo, dove, purtroppo, è giunto privo di vita. Le cause del decesso saranno stabilite dall’autopsia prevista per domani.

Per Ugovizza e la Valcanale, dove Alessandro Mattarei era conosciuto e stimato, oggi è stato un triste risveglio. La notizia si è diffusa in paese e nei centri di Malborghetto e Valbruna. Dove è ancora vivo il ricordo della scomparsa del papà del giovane, Gino Mattarei, carabiniere in pensione morto per un infarto neanche un anno e mezzo fa.

E il pensiero di tutti è andato alla madre Loretta e alla sorella Mariangela, 26 anni, maresciallo degli alpini in forza alla caserma Spaccamela di Udine, come anche ad Anna, la compagna dello scomparso che da due anni gli era accanto. Il paese è incredulo, sgomento. Alessandro Mattarei lavorava all’Ispettorato forestale regionale e una settimana fa era stato operato al setto nasale in conseguenza, ci è stato raccontato, a un colpo inferto al volto da un ramo. Cristian Kanduth, uno dei giovani impegnato nel dare lustro alle tradizioni di Ugovizza è incredulo. «È dura accettare questa disgrazia. Un crudele destino ci priva di una persona che aveva tanto a cuore il bene della comunità.

Oltre che presidente era socio fondatore dell’associazione Ugovizza in fiore, che conta una quarantina di soci. E l’altra sera avevano affrontato come predisporre a maggio la festa della ricotta, la prima manifestazione estiva cui segue, a luglio, la festa parrocchiale. Ma era anche membro del Corpo pompieri volontari di Ugovizza». Anche al bar di Walter Preschern, oggi c’era poca voglia di parlare. Soltanto poche parole di apprezzamento per lo sfortunato giovane. A Malborghetto, il capoluogo della compagna, aveva pure tanti amici. Christian Sabotha ci parla della grande disponibilità di Alessandro a partecipare alle iniziative paesane, come la Maja o i krampus.

«Ci siamo visti da Chiabai (il ritrovo in piazza, ndr) anche martedì sera, poi lui è ritornato a Ugovizza per che aveva l’incontro con l’associazione, ma stava bene, non c’era nulla che facesse presagire quello che è accaduto».

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto