Il malore durante una vacanza in Egitto con la famiglia: Mattia muore a 9 anni
Il bambino, di Tricesimo, aveva festeggiato il compleanno lo scorso 23 dicembre. Frequentava la scuola primaria di Tavagnacco. Si è sentito male a Marsa Alam nel pomeriggio di domenica 5 gennaio: le prime cure e la disperata corsa in ospedale
L’acqua limpida, sullo sfondo. E quel sorriso, cristallino, a prendersi però la scena. Un sorriso che ieri si è spento, alle prime luci dell’alba. Mattia Cossettini è morto, così, a nove anni appena. A privarlo dai suoi cari, forse, un malore mentre con la famiglia il piccolo stava trascorrendo alcuni giorni di vacanza in Egitto, le spiagge quelle di Marsa Alam.
La ricostruzione
Una giornata passata al mare, domenica 5 gennaio, insieme ai parenti, in particolare mamma Alessandra e papà Marco, la compagnia di alcuni amici a impreziosire quei primi giorni dell’anno, scampoli di festività lontano dal Friuli, da Tricesimo: da casa. I giochi in spiaggia, tuttavia, nel pomeriggio andati a virare verso il peggiore degli epiloghi possibili. Mattia che inizia a sentirsi male. Mattia che, sul pronto allarme dei genitori, viene in principio assistito dai medici del villaggio in cui il gruppo, dal 2 gennaio, risiedeva.
L’ipotesi degli addetti ai soccorsi quella di un colpo di calore, probabilmente dettata dalle massime, di 27°, raggiunte quel giorno nell’area della località turistica. Durante la notte, ecco rendersi necessario il trasporto urgente del bimbo in ospedale. Le condizioni, in peggioramento, hanno poi condotto alla morte del piccolo.
Lo choc
Le cause che hanno portato al decesso di Mattia restano ancora tutte da chiarire. Dal sorgere del sole, intanto, la famiglia Cossettini ha dovuto ieri affrontare le conseguenze dettate dal dramma. Filo conduttore nelle procedure condotte sul suolo egiziano, gli interrogativi, la confusione. Lo smarrimento.
La giornata scandita da tanti dolorosi perché. Perché proprio a Mattia, perché a un bambino che, soltanto il 23 dicembre, aveva compiuto nove anni. Perché e ancora perché. Resta di certo un mistero il perché la sorte abbia voluto colpire in questi giorni di festa, di spensieratezza.
Il viaggio
Affidandosi a un pacchetto vacanze offerto dal gruppo Alpitour, i Cossettini erano partiti alla volta di Marsa Alam giovedì scorso con volo dall’aeroporto di Verona.
Il villaggio Bravo li aveva accolti, con le sue spiagge dorate, il suo mare trasparente: un piccolo paradiso trasformatosi, purtroppo, in inferno. Le premesse quelle di un break dal lavoro: per mamma Alessandra, che lavora nell’azienda ospedaliera di Udine (ed è figlia del noto artista friulano Arrigo Poz); per papà Marco dalle commissioni da svolgere al di fuori dei confini regionali, il suo un impiego nel settore medicale in un’azienda bresciana. Mattia, semplicemente, si stava godendo gli ultimi giorni prima di rientrare a scuola.
La vita
Il piccolo stava frequentando con profitto la quarta elementare alla scuola primaria di Tavagnacco. Ed è proprio a Tavagnacco che la famiglia Cossettini pone le sue radici. Il trasferimento del nucleo a Tricesimo, infatti, era avvenuto nel 2016 dopo il matrimonio fra Alessandra e Marco, avvenuto nel 2012. Alla fine del 2015, la nascita di Mattia, il progetto di vita andato a svilupparsi nella piccola frazione di Laipacco, alle porte di Tricesimo.
Il rientro
Considerato quanto poco è trascorso dalla morte di Mattia, si sta attualmente definendo il percorso che segnerà il rientro del piccolo e della sua famiglia in Italia. Come detto, vanno in primis definite le cause del malore, così come andranno chiarite le modalità di intervento impiegate per prestare soccorso sin dal pomeriggio di domenica al bimbo.
Perché su perché: domande che non restituiranno Mattia ai suoi cari, interrogativi, però, a cui la famiglia Cossettini vorrà comprensibilmente rispondere.
Anche per questo motivo, i genitori di Mattia hanno deciso di affidarsi all’avvocato Maria Virginia Maccari, del foro di Udine.
Legato agli sviluppi di cui sopra, di conseguenza, la data del funerale con cui due comunità, quelle di Tavagnacco e di Tricesimo, potranno dare l’ultimo saluto a Mattia. A quel sorriso cristallino strappato troppo presto dall’affetto della sua famiglia.
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