Maltempo a Pordenone, le immagini prima e dopo. Così la città si rialza: riaperti Rivierasca e ponte di Adamo ed Eva

PORDENONE. Dopo tre giornate in preda alla furia dell’acqua, la città si è rialzata, all’insegna di un graduale ritorno alla normalità. Il Noncello si è ritirato nel suo alveo, lasciando una riga ammuffita ad altezza uomo sulle facciate e gli infissi come segno del suo passaggio e ancora qualche allagamento sparso fra scantinati, magazzini di negozi, il parcheggio della Rivierasca e un velo di acqua limacciosa nei garage e nel cortile del tribunale. 
Già in mattinata è cominciata la riapertura delle strade a partire dal ring dopo un intenso lavoro di pulizia durato due ore da parte di una ditta specializzata, mentre la pioggia non ci ha dato tregua per l’intera giornata.
 
  • L'edificio ai piedi del carcere

  • Le auto lungo la Rivierasca

  • Park della Rivierasca

  • Ponte di Adamo ed Eva

Prima sono state tolte le transenne dalla Rivierasca e da via Codafora, poi a mezzogiorno i volontari della protezione civile, con la supervisione dell’assessore comunale Emanuele Loperfido, hanno provveduto a rimuovere la paratia centrale dal Ponte di Adamo ed Eva.
 
Ora dopo ora tutte le strade ancora chiuse sono state ripulite e riaperte al traffico in giornata: Santi Martiri Concordiesi, via del Seminario, via Del Passo, via Revedole. Lunedì sera la viabilità a Villanova, allagata dalla piena del Meduna, era già stata invece ripristinata.
 
 
Le istantanee scattate durante e dopo la piena del Noncello raccontano come la comunità, grazie al cuore e al lavoro di protezione civile, vigili del fuoco e forze dell’ordine, abbia saputo fronteggiare ancora una volta l’emergenza e uscirne. Per molti, oggi, comincerà la conta dei danni.
 
I vigili del fuoco di Pordenone, grazie all’abbassamento del livello del Noncello, sono riusciti a prosciugare i locali allagati in via Roma e viale Martelli . Hanno subito danni il negozio di Campagna amica della Coldiretti in via Roma e la bottega Altromercato in viale Martelli. 
 
In quest’ultima attività è finito sott’acqua il magazzino con le strenne natalizie nonostante la proprietaria avesse spostato precauzionalmente tutta la merce negli scaffali più alti: ma nessuno si aspettava una piena così alta del Noncello, nel negozio è entrato un metro d’acqua.
 
L’acqua ha invaso anche gli archivi nel seminterrato del palazzo di giustizia: oggi si verificherà se ci siano fascicoli danneggiati irreparabilmente. Sono state portate via appena in tempo due vetture dai garage del tribunale lunedì mattina, prima che l’acqua riempisse il cortile.
 
Alla fine di corso Vittorio Emanuele in mattinata c’erano ancora le auto parcheggiate dei residenti nelle vie finite sott’acqua: per evitare la multa, avevano indicato a penna in foglietti lasciati sul cruscotto il proprio indirizzo e la ragione della sosta: «Noncello esondabile».
 
Ancora inaccessibile la casa rosa con le imposte verdi in via del Molino, vicino al parcheggio del tribunale: l’acqua è defluita, ma cingeva l’edificio, gestito dai servizi sociali comunali e già evacuato prima della piena.

 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto