Maltempo, nevicate e temperature basse: la Valcellina è riuscita a contenere i danni della pioggia

BARCIS. «La vera salvezza si è rivelata l’abbassamento delle temperature. Non so se la Valcellina avrebbe retto ad altre due giornate di pioggia dopo il trauma del weekend». Il sindaco di Barcis, Claudio Traina, ha potuto tirare un sospiro di sollievo: da lunedì notte le precipitazioni si sono man mano trasformate in neve, raggiungendo le quote più basse di Andreis e Frisanco e lambendo il fondovalle di Montereale.
La netta discesa della colonnina di mercurio ha quindi scongiurato che una nuova massa d’acqua si aggiungesse ai livelli eccezionali dei giorni precedenti, con punte record di 800 litri per metro quadro caduti a Barcis e quasi 700 a Erto e Casso. Ma i danni subiti dal territorio sono ben evidenti e servirà tempo per far fronte a questa ennesima emergenza maltempo.
PER APPROFONDIRE:
L’abitato di Claut ha bisogno di un urgente intervento per evitare che parte della popolazione resti senza riscaldamento: la strada di servizio che porta al bombolone di stoccaggio del gas è stata erosa dalla corrente del Chiadola. Senza un accesso adeguato al deposito, i camion dell’approvvigionamento non potranno incrementare le scorte di butano necessarie ad affrontare le prossime settimane di rigori invernali. Lo stesso torrente ha provocato perdite dalla conduttura di scarico del depuratore di Mariae.
La tregua concessa in queste ore, con discreti accumuli bianchi sull’intera valle, permetterà di rinviare la conta definitiva delle criticità provocate dalla recente perturbazione. Le tante frane apertesi in seguito al dilavamento del terreno, come quella al di sotto dell’ex statale 251 a Le Spesse di Erto, sono rese più stabili dall’attuale fase di gelo. Ma i primi cittadini sono comunque preoccupati.
La Protezione civile non ha avuto il tempo materiale per rimuovere tutti gli alberi pericolanti lungo lo stradario secondario e ora quei tronchi instabili rischiano di collassare per il peso della neve. A Frisanco è dovuto scendere in campo persino il prefetto di Pordenone dopo giorni di totale blackout di telefonini e internet. Il sindaco Sandro Rovedo, stanco delle mancate risposte da parte delle compagnie telefoniche, ha minacciato azioni di rivalsa.
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