Maltempo, un’ora di lavoro di dipendenti e imprese a sostegno della montagna
UDINE. Favorire non soltanto la ripresa delle normali attività economiche e sociali, ma anche il rilancio delle condizioni di crescita del territorio montano. Queste le finalità del fondo paritetico “Solidarietà montagna”, istituito oggi da Confindustria Udine con le segreterie territoriali dei sindacati Cgil, Cisl e Uil.
Il fondo, secondo quanto previsto dall’intesa siglata, martedì 20 novembre, dal direttore generale dell’associazione Michele Nencioni con i segretari Natalino Giacomini (Cgil), Renata Della Ricca e Valentino Bertossi (Cisl) e Ferdinando Ceschia (Uil), verrà alimentato in maniera paritaria dalle aziende aderenti a Confindustria e dai rispettivi dipendenti, attraverso la devoluzione volontaria, tramite apposita delega scritta, di un’ora di retribuzione dei mesi di novembre o dicembre. Ciascuna azienda, oltre a quanto trattenuto sulle buste paga, è impegnata a conferire una quota pari almeno al totale delle ore donate dai propri dipendenti.
L’intesa, immediatamente operativa, definisce anche le linee generali che guideranno l’utilizzo del fondo, le cui risorse verranno destinate a finalità e necessità che verranno verificate con i sindaci dei Comuni colpiti, tutti quelli che saranno compresi nella dichiarazione di calamità naturale.
Sarà in ogni caso prioritario il sostegno a «iniziative o progetti destinati a rafforzare le condizioni di inclusività della montagna e di consolidamento della struttura economica e sociale», come si legge nella parte finale dell’accordo.
«Siamo certi – questo il commento di Confindustria e delle segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil – che anche in questa occasione, come è già avvenuto in passato, i lavoratori e gli imprenditori friulani sapranno dare prova di generosità e di concreta solidarietà, di fronte agli effetti di una calamità che non danneggia soltanto i territori e le comunità direttamente colpite dal maltempo, ma tutto il territorio regionale.
Anche per questo è importante promuovere azioni che coinvolgano tutta la società civile, a fianco delle istituzioni e degli enti locali, in un impegno comune che riesca a trasformare un evento negativo in un impulso a un rinnovato impegno sul fronte degli investimenti per il rilancio della montagna friulana, a partire da quelli per la messa in sicurezza e la valorizzazione, economica e turistica, del territorio».
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