Maltrattamenti a Vercelli, Sereni Orizzonti licenzia i dipendenti e il direttore

Dopo i gravissimi atti di violenza sui disabili psichici nella clinica in Piemonte. L’amministratore della Spa: «Siamo sconcertati, la decisione era necessaria»

UDINE. Licenziati. Tutti a casa i dipendenti e il direttore della struttura piemontese: non hanno svolto adeguatamente il proprio ruolo di vigilanza.

Le pesanti accuse di violenze e minacce a danno dei pazienti ospitati nella casa di cura vercellese «La Consolata» – gestita dalla spa friulana Sereni Orizzonti – si sono tradotte in un provvedimento di licenziamento per i dipendenti della struttura di Borgo d’Ale coinvolti nella spiacevole vicenda. La conferma è arrivata ieri, direttamente dall’amministratore delegato di Sereni Orizzonti, Valentino Bortolussi.

«Oggi (lunedì, ndr) sono stati tutti licenziati gli operatori socio-sanitari che hanno compiuto, in un nucleo della residenza, gravissimi atti su disabili psichici in Piemonte, a Borgo D’Ale. Tra loro, ovviamente, anche il direttore della struttura, che non ha vigilato adeguatamente».

Riavvolgendo il nastro della vicenda, si ritorna allo scorso agosto, quando il padre di una ragazza ospitata nella casa di cura aveva notato delle lesioni sul corpo della figlia e aveva deciso di sporgere denuncia.

Le indagini erano immediatamente scattate e gli agenti della polizia avevano installato alcune telecamere nascoste nella stanza della ragazza e al primo piano dell’edificio, che ospita una quindicina di disabili gravi, sul totale di un centinaio di posti letto e una sessantina di dipendenti. Per tre mesi la polizia ha visionato le immagini registrate dagli occhi elettronici nascosti: oltre a botte, pugni, calci, violenze di ogni genere addirittura utilizzando scope e chiavi, gli operatori responsabili spogliavano i disabili – gravi e di ogni età –, li legavano per poi, ancora, malmenarli.

Venerdì pomeriggio, approfittando del cambio turno, l’ordine del sostituto procuratore Davide Pretti e del capo della squadra mobile Sergio Papulino ha dato il via al bliz degli agenti, che ha portato all’arresto di 18 persone – 14 donne e quattro uomini – tra cui medici, infermieri e operatori sanitari.

«La Casa dei Mostri», nome dell’operazione conclusa dalla seconda divisione della squadra mobile, aveva inevitabilmente suscitato le reazioni da parte dei soci di Sereni Orizzonti che, sull’intera vicenda, si è costituita parte lesa. Già nella giornata di sabato uno dei componenti del consiglio di amministrazione, Giorgio Zucchini, aveva ribadito l’estraneità della società, attribuendo le responsabilità al personale e assicurando che per i responsabili non ci sarebbe stata alcuna pietà.

«Siamo sconcertati e questa reazione ci è sembrata assolutamente necessaria: nessuna tolleranza per chi danneggia i più deboli – ha evidenziato Bortolussi –. Dobbiamo peraltro tutelare anche il lavoro di tanti assistenti e infermieri che, con dedizione e professionalità, operano, ogni giorno, nelle nostre residenze in Italia, e sono 1.800 in 55 diverse sedi».

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