Malumori tra gli stand del mercato di Udine: prime multe in piazza XX settembre

Gli ambulanti segnalano difficoltà legate ai ripetuti trasferimenti e alle operazioni di carico e scarico

Anna Rosso
Multe sui parabrezza nell’anello attorno a piazza XX settembre (foto Petrussi)
Multe sui parabrezza nell’anello attorno a piazza XX settembre (foto Petrussi)

Da qualche giorno il mercato riempie nuovamente di vita e colori piazza XX settembre a Udine, ma tra i venditori ambulanti c’è più di qualche malumore. E, nonostante la riapertura alle auto (che possono raggiungere la piazza passando da via Poscolle alta e via Canciani, per poi uscire da via Battisti, in quanto in quell’anello è stata sospesa la Zona a traffico limitato), non mancano le criticità legate alle operazioni di carico e scarico e alla sosta selvaggia o, per quanto riguarda gli stalli che ci sono davanti a palazzo Kechler, non rispettosa del tempo massimo di 30 minuti. E così, inevitabilmente, sui parabrezza sono comparse le prime multe.

Volendo andare ad acquistare i cibi freschi del mercato, dal pesce alla verdura – ieri c’erano anche le bancarelle con i fiori o l’abbigliamento –, il primo ostacolo da superare è il parcheggio. Difficile, attorno alle 11, trovarne uno libero. Nella struttura adiacente al tribunale c’è il “tutto esaurito”, come specifica l’indicatore luminoso.

Idem per gli stalli a raso. Il problema si risolve con una paziente attesa: dopo una decina di minuti, in largo Ospedale Vecchio, si libera un parcheggio. E via al mercato. Le bancarelle sono invitanti, solo passando si può apprezzare la differenza rispetto a quanto si trova invece tra gli scaffali della grande distribuzione.

Ma i titolari delle diverse attività raccontano di come, volendo, si potrebbe migliorare ancora, e non poco: «Certo, bisognava tornare qui, prima o poi. Ma, a mio avviso – dichiara Fabio Palmisano della Floricoltura Stella –, sono stati sbagliati completamente i modi e i termini del rientro. Perché quando siamo stati spostati in piazza Duomo, nel provvedimento, c’era scritto che saremmo dovuti restare là fino alla fine dei lavori. E i lavori non sono finiti. Non è che noi preferiamo un posto rispetto all’altro. La questione è avere un posto dove lavorare in maniera sensata.

Invece, tra pochi mesi ci sarà un nuovo spostamento e questo disorienta sia noi, sia la clientela. Ci sono poi difficoltà nel carico e scarico, servirebbe un posto dove lasciare i furgoni».

«Questi spostamenti – sottolinea Roberto Bonutto, imprenditore veneto titolare della bancarella del pesce dal 1982 – hanno senz’altro disorientato la clientela. Chi veniva in piazza Duomo e aveva il nostro numero, ha chiamato. Mentre gli altri non sono venuti. A me andava benissimo tornare qui, ma per sempre. Non uno spostamento ogni tre mesi».

«C’è anche un altro problema – aggiunge Marino Germano, dell’azienda agricola “Terresan” di Terenzano –, ossia la disposizione delle bancarelle che “si coprono” le une con le altre. E qui, nella parte di piazza che è più vicina a via Stringher, ogni volta che piove si crea un allagamento».

Nei prossimi giorni il Comune di Udine posizionerà un pannello informativo integrativo dove verranno spiegate agli automobilisti le regole per la sosta, che sarà gratuita: 60 minuti per gli operatori, 30 minuti, con disco orario, per i clienti, parcheggio senza limiti temporali, come da Codice della strada, per le persone disabili.Si tratta, dunque, di un parcheggio ad alta rotazione dove non si può lasciare l’auto per ore perché, diversamente, si rischia di trovare un foglietto rosa sotto il proprio tergicristallo».

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