Manca la palestra per il basket Si rimedia con un capannone

È la soluzione trovata dalla Polisportiva grazie alla generosità di un imprenditore Il sindaco: «Il Palarosa è chiuso sino a settembre, ma la società non si è arresa»

casarsa

La generosità di un imprenditore, il contributo del Comune e la caparbietà della società hanno consentito alla Polisportiva Basket di Casarsa di ripartire con le attività. Il palazzetto dello sport, il Palarosa, è chiuso sino a settembre per lavori di adeguamento antisismico. Il sodalizio, dopo la lunga interruzione dell’attività a causa del lockdown, voleva riprendere ggli allenamenti adesso che i provvedimenti legislativi in materia di Covid lo consentono. Non si sono persi d’animo, riuscendo ad approntare due campi “temporanei” nel capannone messo gratuitamente a disposizione dall’imprenditore Antonio Culos, titolare della Biosint.

«Abbiamo chiesto all’imprenditore – riferisce il presidente della Polisportiva, Federico Fasan – se ci metteva a disposizione l’area di sua proprietà e un capannone. Ci ha subito detto di sì». Una struttura che la società utilizza gratuitamente. Nel capannone, nell’area della “vecchia stalla” in via Valvasone, sono stati realizzati due campi da basket: «Abbiamo affittato due campi da gioco e i canestri – prosegue il presidente –, grazie anche a un contributo del Comune».

Le attività sono riprese lunedì seguendo le direttive di sicurezza della Fip (Federazione italiana pallacanestro). A cominciare ci anno pensato i bambini nati negli anni 2012 e 2013, e a seguire quelli del 2011 e 2008. Si procederà così fino agli atleti delle prime squadre, sempre nel rispetto delle regole per il contenimento del virus. Inoltre, il capannone messo a disposizione è chiuso sui lati, ma con grandi aperture che garantiscono il ricambio d’aria. L’intenzione della Polisportiva è di proseguire l’attività per tutta l’estate: «Abbiamo i campi a disposizione – prosegue Fasan – sino al 30 settembre». Dopo di che, dovrebbe essere pronto il Palarosa, visto che i lavori proseguono speditamente e il cantiere potrebbe anche essere chiuso in anticipo. Per questa iniziativa, dal Comune è arrivato un contributo di 5 mila euro: «Metti un palazzetto inagibile per alcuni mesi per gli attesi lavori di ristrutturazione – commenta il sindaco Lavinia Clarotto –, aggiungi una società che freme per ripartire, trova un imprenditore generoso e lungimirante, e questo è il risultato: complimenti per l’idea e il lavoro di squadra».—



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