Mancano quattrocento maestri Cattedre vacanti in provincia
La scuola è cominciata da tre giorni, ma in provincia ci sono ancora quattrocento cattedre da riempire fra scuole dell’infanzia e primarie (un centinaio negli asili, 150 alla primaria e 150 sul sostegno). Questo pomeriggio gli aspiranti supplenti sono convocati all’Ufficio scolastico provinciale per firmare i contratti a tempo determinato. E da domani tutti prenderanno servizio nelle scuole scelte.
Ma i maestri elementari sono pochi, gli insegnanti di sostegno ancora meno, quindi i presidi dovranno affidare le classi anche agli studenti di Scienze della formazione primaria, con lo strumento della chiamata diretta.
In città i problemi sono più contenuti. A soffrire, invece, sono le scuole della provincia. Il motivo è presto detto: una cattedra a Udine è ambita, mentre per gli insegnanti spostarsi nei paesi spesso è più complicato. «Udine è stracolma di studenti – ha spiegato Mauro Grisi, segretario provinciale dello Snals –, specialmente alle superiori c’è un flusso continuo di ragazzi verso il centro che scelgono, purtroppo, di non usufruire dei poli scolastici sul territorio sebbene offrano programmi di qualità. Questo intasamento che si viene a creare, restituisce un disagio qualitativo. In altre parole le scuole scoppiano».
La provincia patisce dunque un avvio di anno scolastico con qualche sofferenza in termini di organico. Mancano anche assistenti, tecnici e amministrativi e i direttori dei servizi generali e amministrativi, i capi segreteria. Come per i dirigenti scolastici, anche per i Dsga si può parlare di una vera e propria emergenza. L’Ufficio scolastico regionale ha persino chiesto la disponibilità dei Dsga italiani, ma nessuno si è presentato. Proprio oggi il direttore Igor Giacomini incontrerà i sindacati così da aprire anche ai Dsga le reggenze (il doppio incarico non è previsto dal contratto). Il capitolo presidi si caratterizza per un altro (infausto) primato: tutti i dirigenti scolastici della città hanno almeno due incarichi. Alla già lunga lista di reggenti si sono aggiunti anche Roberta Bellina (che oltre all’Uccellis guiderà il IV comprensivo cittadino) e Stefano Stefanel. Per il numero uno del liceo scientifico Marinelli gli incarichi extra saranno addirittura due: il comprensivo di Arta e Paularo e quello di Pagnacco. Sale così a 34 la conta dei presidi supplenti in provincia di Udine. Fra i costretti (poiché nominati d’ufficio, come Stefanel a Paularo) ci sono pure Marina Bosari, chiamata a destreggiarsi fra il Copernico e il Comprensivo di Martignacco, Andrea Carletti, Malignani e Comprensivo di Manzano, e Gabriella Zanocco, Percoto e Comprensivo di Pozzuolo.
Dei 176 istituti del Fvg, ben 72 vanno in reggenza, ovvero il 41 per cento del totale. Percentuale questa che mette la nostra regione ai vertici in Italia per mancanza di dirigenti scolastici. Quanto, infine, al primo sciopero dell’anno, indetto ieri dall’Anief a favore dei diplomati magistrali, il favore in città è stato piuttosto tiepido. «Ha vinto il senso di responsabilità degli insegnanti», ha garantito Grisi. —
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