Mancata lettura dei contatori, conguaglio da migliaia di euro: ecco la stangata nelle bollette di luce e gas

UDINE. L’azienda disattende le disposizioni dell’Autority, che chiede una fattura di conguaglio almeno annuale, e al consumatore arriva un conto da migliaia e migliaia di euro. Bollette-choc per il consumo di gas da oltre 8 mila 700 euro recapitata ad una famiglia di Monfalcone, o da 8.400 per l’energia elettrica (a un consumatore di Pordenone) o da 4 mila 123 euro, sempre per il gas, (ad una famiglia di Porcia).
La sola Federconsumatori ha raccolto una quindicina di segnalazioni per le mega-bollette, ma anche altre associazioni di difesa dei consumatori hanno ricevuto richieste di aiuto. «Questo fenomeno, come altri - spiega Wanni Ferrari di Federconsumatori - è sottostimato: per un cittadino che si rivolge a noi per segnalare un comportamento scorretto o un abuso, ce ne sono 100 che non lo fanno».
Venendo alla questione specifica, accade che (anzi è accaduto perché dal primo gennaio 2018 alcune regole sono cambiate) le società fornitrici di gas ed energia elettrica, emettano a cadenza bimestrale delle bollette su consumi stimati. L’Autorità per l’energia prevede che, almeno a cadenza annuale, le stesse società provvedano ad effettuare la lettura del contatore ed emettano di conseguenza la fattura di conguaglio. Ma siccome la disposizione dell’Autority non prevede sanzioni da chi disattende, ecco che alcune società se la siano “presa comoda” e non abbiano provveduto a fare periodicamente le letture né ad emettere le bollette di conguaglio. E questo per anni. Ma non più di cinque, perché i crediti diverrebbero inesigibili.
ALTRE STORIE PER APPROFONDIRE: Conguaglio pazzo, bolletta da 20mila e 500 euro | Bollette pazze, il caso finisce in tv
«Purtroppo - considera Ferrari - molte famiglie non si sono rese conto di pagare per consumi sottostimati, e di conseguenza si sono viste recapitare fatture con importi davvero molto elevati» che - come abbiamo detto - superano persino gli 8 mila euro. Importi che andranno pagati? Se riferiti a consumi reali, evidentemente sì. Ma con l’assistenza delle associazioni dei consumatori, è possibile presentare domanda per rateizzare il dovuto. E se ci fosse equità per vicende come questa, la rateizzazione dovrebbe essere tanto lungo quanto il tempo in cui è maturato il “conto”.
Per il presente e futuro prossimo, sempre raccomandando le famiglie di fare l’autolettura dei contatori per evitare sorprese, bollette così salate non dovrebbero più arrivare. «Con l’ultima finanziaria il periodo di prescrizione è stato ridotto a due anni» comunica Wanni Ferrari, e quindi la possibilità per i fornitori di prendersela comoda, è stata, anche se solo in parte, arginata.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto