Mangia il formaggio, finisce in ospedale

Una casalinga: «Vomito e dolori dopo la spesa al Supercoop di Roveredo. Mi hanno offerto un idennizzo, li denuncerò»
20080802 - PONTEDERA - PISA - FIN - CONSUMI:INFLAZIONE SVUOTA CARRELLO SPESA,VENDITE -0,7%. Una donna osserva i prezzi all' interno di un supermercato, oggi a Pontedera (Pisa). La corsa dell'inflazione fa indebolire la domanda dei prodotti che compongono il tradizionale carrello della spesa. Stando alle rilevazioni di Iri-Infoscan, che monitora oltre 7mila punti vendita tra ipermercati, supermercati e grandi negozi, nel bimestre maggio-giugno c'e' stata la prima flessione dei volumi di vendita dei prodotti di largo consumo confezionato, con un -0,7% rispetto al 2007. Era dal periodo gennaio-febbraio 2007 che, in termini di volumi, non si assisteva a un calo. Secondo la rilevazione ''il largo consumo sembra quindi avviarsi verso una fase recessiva''. ANSA/FRANCO SILVI/DRN
20080802 - PONTEDERA - PISA - FIN - CONSUMI:INFLAZIONE SVUOTA CARRELLO SPESA,VENDITE -0,7%. Una donna osserva i prezzi all' interno di un supermercato, oggi a Pontedera (Pisa). La corsa dell'inflazione fa indebolire la domanda dei prodotti che compongono il tradizionale carrello della spesa. Stando alle rilevazioni di Iri-Infoscan, che monitora oltre 7mila punti vendita tra ipermercati, supermercati e grandi negozi, nel bimestre maggio-giugno c'e' stata la prima flessione dei volumi di vendita dei prodotti di largo consumo confezionato, con un -0,7% rispetto al 2007. Era dal periodo gennaio-febbraio 2007 che, in termini di volumi, non si assisteva a un calo. Secondo la rilevazione ''il largo consumo sembra quindi avviarsi verso una fase recessiva''. ANSA/FRANCO SILVI/DRN

ROVEREDO IN PIANO. Forti dolori allo stomaco, vomito e dissenteria, apparentemente senza ragione. Un malessere intenso e improvviso che l’ha convinta a rivolgersi al pronto soccorso, dove le è stata diagnosticata un’intossicazione alimentare, forse provocata dal formaggio avariato che la donna aveva consumato alcune ore prima.

È comprensibilmente arrabbiata Natascia Delle Cave, 33 anni, di Aviano, per quanto le è accaduto nei giorni scorsi. La casalinga domenica è andata al Supercoop di via Pionieri dell’Aria a Roveredo in Piano per fare la spesa, e aveva messo nel carrello, tra le altre cose, un pezzo di provolone piccante preconfezionato prelevato dal banco frigo. Lo stesso prodotto che, due settimane prima, aveva acquistato e poi riportato al negozio – ottenendo il rimborso dei 3 euro spesi – perché ricoperto di muffa.

La donna, il giorno seguente, ha consumato il formaggio, apparentemente in buono stato, e in serata si è sentita male. «Ho trascorso cinque ore da incubo all’ospedale di Pordenone – racconta la protagonista dello spiacevole episodio –. Sono stata dimessa nel cuore della notte, e anche il giorno dopo non stavo bene. Continuo ancora a sentire nausea e a dover seguire una dieta particolare. Inoltre ero talmente debilitata da non poter accudire mio figlio, tanto da doverlo affidare a una baby sitter e ad aver costretto mio marito a perdere un giorno di lavoro per assistermi».

La casalinga avianese, una volta ripresasi, è tornata al supermercato, con tanto di certificato medico rilasciato dal pronto soccorso, per protestare. «Al negozio non mi hanno voluta rimborsare, e mi hanno suggerito di rivolgermi telefonicamente a un responsabile di Coop. Ho tentato più volte di farlo e, quando finalmente mi ha risposto, mi sono anche sentita prendere in giro. Il mio interlocutore mi ha offerto un buono spesa di 50 euro per soprassedere sull’accaduto. “Indennizzo” che ho rifiutato per una questione di principio: adesso voglio adire le vie legali. Quanto mi è successo è grave perché quel formaggio l’avrebbe potuto mangiare mio figlio».

La signora ha deciso di raccontare la vicenda ai giornali. «Questa storia – conclude la mamma avianese – è un classico esempio di mancanza di rispetto nei confronti di chi va a fare la spesa. Ho deciso di renderla pubblica proprio perché mi sembra giusto che la gente si renda conto di dover stare sempre molto attenta e, prendendo esempio dalla sottoscritta, non abbia timore di far valere i propri diritti quando questi vengono calpestati».

Ora la questione finirà verosimilmente in mano agli avvocati, sempre che le due parti non raggiungano prima un accordo bonario.

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