Mangiano l’anguria a sbafo: li mette in fuga coi petardi

FONTANAFREDDA. Sorpresi dal padrone di casa se la sono data a gambe attraverso un campo di mais dopo essersi gustati sul posto un’anguria del suo orto. Il tutto mentre l'uomo sparava in aria tre petardi per intimorire i ladri. È accaduto mercoledì, alle 23.30, in via Sant’Egidio a Fontanafredda. Nella stessa sera, a mezzo chilometro di distanza, in via Giovanni da Gemona, ignoti hanno rovistato nell'auto di un altro residente, senza però portare via nulla. Sul sito Facebook “Sei di Fontanafredda se” sono scattate, puntuali, le segnalazioni di entrambi i malcapitati. L’ipotesi è che i due episodi fossero collegati.
Angurie a sbafo. «Ieri sera, alle 23.30, avevo due persone, se non di più, che mangiavano l’anguria rubata dal mio orto davanti casa, magari era la cena prima del furto– si legge nel post di A.P, 23enne di professione giardiniere, che divide l'abitazione con la madre – Appena mi hanno sentito hanno iniziato a correre dentro il mais. Per sfortuna non sono uscito subito col fucile,quindi ho sparato solo in aria. Sono andato a vedere nei campi, ma erano scomparsi». Sin qui il messaggio postato nel web . Al Messaggero Veneto il 23enne ha precisato: «In realtà ho sparato tre petardi: ho scritto fucile perché, se i responsabili leggessero, passi loro la voglia di riprovarci. In ogni caso ho un regolare porto d’armi». È stato l’abbaiare del cane, un Pincher, a destare i suoi sospetti. Mentre la madre chiamava il 112, il giovane è uscito in cortile con una pila. «Non ho fatto in tempo a vederle, ma ho sentito almeno due persone correre nel campo di mais di fronte a casa, parlando in una lingua straniera». A terra una delle angurie, la più grossa, coltivate nell’orto di famiglia. «Era stata tagliata con un coltello e alcune fette erano state mangiate»: commenta. Una pattuglia dei carabinieri ha perlustrato la zona, ma senza esito. Dieci giorni fa, ulteriore segnalazione nel web, nella medesima via era state rubate altre angurie.
Auto rovistata. Anche per il 33enne Davide Moro, uno degli amministratori della pagina “Sei di Fontanafredda se”, imprenditore e residente in via da Gemona, il campanello d'allarme è stato l'abbaiare del cane. «Quando siamo usciti a controllare non ci siamo accorti di nulla – ha riferito– I nostri vicini stavano rientrando a casa e forse questo ha spaventato i ladri. Erano più o meno le 23.30». Ieri mattina la sorpresa; «L’auto di mio padre, parcheggiata all’interno del cortile recintato, senza chiavi ma aperta, era stata rovistata: porta oggetti e bagagliaio erano stati messi a soqquadro. Per fortuna non c’era nulla da rubare». Due mesi fa avevano cercato di portar via la motozappa, ritrovata successivamente poco distante da casa, in un campo. «Evidentemente – ha commentato Moro – era troppo pesante».
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