Manipolazione fasciale, tecnica all’avanguardia

A dicembre si terrà un nuovo corso all’hotel “Là di Moret” dei friulani Rucli, Copetti e Iogna Prat

Vent’anni fa sembrava una follia o, quantomeno, un azzardo. Oggi, la manipolazione fasciale è diventata una tecnica di cura riconosciuta e diffusa in mezzo mondo e a portarla in giro, partendo proprio dalle regioni del Nord-Est, sono stati anche tre docenti friulani.

Un traguardo che Giorgio Rucli e Lorenzo Copetti, soci fondatori dell’Associazione manipolazione fasciale, e Pietro Iogna Prat, giovane fisioterapista gemonese formatosi all’università di Udine, incorniciano e rinnovano ogni giorno, con un’opera di divulgazione che, nei prossimi giorni, farà tappa anche in città.

Il nuovo corso si terrà all’inizio di dicembre nello studiocongressi del “Là di Moret” di viale Tricesimo. Nell’occasione, saranno illustrati anche i nuovi orientamenti della fisioterapia dal mondo e le ultime novità della ricerca muscolo-fasciale. Tra gli iscritti, figurano già i nomi di numerosi fisioterapisti dalla regione e dal Veneto. Gli organizzatori hanno fatto comunque sapere che ci sono ancora alcuni posti disponibili.

A proseguire con successo è stata anche l’attività di docenza all’ateneo friulano, con le lezioni di Terapie manuali che in questi anni hanno avuto una vera e propria riscoperta a livello mondiale e che hanno riscosso grande interesse anche in friuli.

Non è un caso, allora, se tre delle tesi di laurea discusse giovedì a palazzo Antonini da studenti di Fisioterapia fossero proprio dedicate alla Manipolazione fasciale e se tutti i laureandi abbiano concluso il ciclo di studi con voti compresi tra il 110 e il 110 con lode.

Una sessantina i Paesi – dagli Usa alla Cina e dalla Corea al Sud Africa, oltre, naturalmente, all’Europa – raggiunti in questi primi vent’anni di attività, sulla scorta degli insegnamenti di Luigi Stecco, l’ideatore della rivoluzionaria tecnica. Merito anche dei tre friulani, che quest’anno hanno viaggiato a loro volta molto: Copetti e Iogna in Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca, Rucli in Austria, Svizzera, Slovenia e, per la prima volta, anche a Zagabria, in Croazia.

Un grosso contributo è arrivato anche dalla solida ricerca scientifica prodotta sulla materia, con circa 80 articoli e 10 libri pubblicati e tradotti, tra l’altro, in inglese, spagnolo, tedesco, giapponese, cinese, russo e polacco. Il motto? “Manus Sapiens Potens Est”.

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