Marano, corteo di barche con i santi protettori di chi va per mare

Partecipazione a Marano alla tradizionale processione. Ricordati i morti. Tanta gente anche alla sagra del pesce

MARANO LAGUNARE. Al grido di «Procedamus in pace» la processione presieduta da monsignor Igino Schiff ha avviato il corteo di barche con le reliquie dei santi Vito e Modesto per raggiungere il centro della laguna, dove sono state recitate suppliche e invocazioni ai santi per i morti in mare e per quanti lo affrontano ogni giorno per lavoro.

Il corteo era partito poco dopo le 9 dalla chiesa percorrendo le vie del centro accompagnato dalla banda Stella Maris e dai canti patriarchini del coro Marano Canta fino al molo, dove c’erano barche messe a disposizione dai pescatori e quelle a remi della Voga maranese.

Su un’imbarcazione appositamente addobbata ha preso posto monsignor Schiff con il presidente del consiglio pastorale Andrea Codarin, il comandante della Capitaneria di porto Daniele Vinci e il comandante dei carabinieri di San Giorgio, Fabio Dellazanna, il sindaco Devis Formentin e la sua giunta, il consigliere regionale Paride Cargnelutti. Altre 16 imbarcazioni di fedeli (mai così tante) hanno accompagnato la processione.

Arrivati al centro della laguna, dopo la solenne benedizione e il lancio dei fiori, il ritorno con il primo sbarco davanti al cimitero. Di nuovo tutti in processione con le reliquie fino al cimitero.

Qui si trova la chiesetta che le custodisce e dalla quale erano state trasferite in chiesa, giovedì, per essere esposte alla devozione dei fedeli. Nel pronao della chiesetta dedicata a San Vito è stata celebrata la messa. Al termine del rito, ritorno in paese dove, dopo lo sbarco, la processione è ritornata alla chiesa per il Te Deum finale.

Da tempo immemorabile la festa di San Vio è scandita dal susseguirsi di eventi che sono sopravvissuti ai secoli: unica innovazione le barche a motori e non a remi. In questa occasione il paese dà il meglio di sé proponendosi ad abitanti e ospiti – “i foresti”, cioè tutti quelli che non sono maranesi – addobbato come nelle grandi occasioni Marano sa fare. Ecco allora il centro storico imbandierato con i gonfaloni e le tradizionali bandierine.

Chi non ha mai visto una processione a Marano si stupisce e così è avvenuto per i tanti turisti attratti da questa singolare celebrazione, di come nel suo piccolo sia imponente, nel senso che tutti i portatori sono vestiti con paramenti particolari e tradizionali, procedendo secondo un rigido protocollo.

Accanto alla parte liturgica quella folcloristica, con la sagra del pesce che ha attratto tantissima gente, alla quale sono state offerte pietanze prelibate con il pesce pescato in loco. E poi la cuccagna sull’acqua, dove i giovani maranesi si affannano a conquistare i premi esposti, e il gran finale della lotteria, che quest’anno ha in palio un’automobile.

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