Maratonina 2018, un fiume blu nelle strade del centro: in 900 hanno corso la StraUdine

Sono loro i veri “top runner”: un popolo festante, di bambini, genitori e nonni. In questi due giorni, nel corso delle gare, sono stati distribuiti 19.000 bottiglie d’acqua e 500 chili di frutta di Udine Mercati. I corridori hanno prestato servizio lungo il percorso oltre 300 tra volontari e forze dell’ordine
Udine 23 Settembre 2018. Straudine. © Foto Petrussi
Udine 23 Settembre 2018. Straudine. © Foto Petrussi

Un fiume di podisti nelle strade per la Maratonina di Udine

UDINE. Ci sono i top runner, che viaggiano a ritmi da alieni, gli sportivi più allenati, che provano a seguirli, e infine i meno pretenziosi, che puntano a partecipare e a godersi il tracciato tra una chiacchiera e l’altra. In viale Trieste, la gente seduta sulle panchine delle fermate dei bus incita i corridori a suon di «non mollate».

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È la Udine dei runner, dei salutisti, dei migliaia di volonterosi – chi più, chi meno campione – accorsi per la Maratonina Internazionale Città di Udine. Una mattinata di festa e colori, sbiaditi dal cielo nuvoloso, di sorrisi sudati e soddisfatti. La pioggia colpisce, ma solo in parte, i 1.405 atleti della mezza maratona; ignora invece gli oltre 900 coraggiosi della StraUdine, la gara di sette chilometri aperta a tutti. Alle 9 le strade del centro sono invase da corpi atletici e asciutti, che si preparano per la mezza maratona. Trenta minuti più tardi è già il momento dello start. Non ci sono solo i fenomeni stranieri. Francesco, 59 anni, vive a Feletto Umberto. È uno dei tanti veri appassionati che punta a tagliare il traguardo, ma non a fare il tempo della vita. «Corro da tanti anni e ho partecipato a tante competizioni, tra cui una decina di mezze maratone – dice poco prima del via –. Ma l’obiettivo è arrivare, non guardo di certo il cronometro».



I numeri uno fanno gara a sé. Dopo otto minuti le gazzelle africane sono già di nuovo in via Mercatovecchio, tutti gli altri a seguire. «Vai mamma!» grida Irene Donada, 16enne di Villa Santina, appoggiata alle transenne con il fidanzato Simone. Mamma Giovanna ha 53 anni e corre da tempo. «Lei fa la Maratonina, noi tra poco la StraUdine, in famiglia siamo tutti abbastanza sportivi» racconta sorridente.

La gara prosegue, scende una pioggia leggera. I migliori chiudono in poco più un’ora, gli altri si intrecciano – all’altezza di piazzale XXIV Luglio – con i protagonisti della non competitiva, partita attorno alle 10.45.

È un esordio per Daniela, 29 anni, e Serena, 35, sorelle di Pagnacco. È stata l’amica Elena a convincerle a partecipare. «E sabato pomeriggio lei ha anche accompagnato i figli alla Minirun – commentano –. Siamo qui perché questa è una gara alla portata di tutti: manterremo il ritmo con una camminata veloce».

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Il tempo passa, i volti cominciano a dipingersi di fatica. Qualcuno rallenta, qualcuno corre scalzo. I pacer – gli atleti accompagnati da palloncini colorati su cui c’è scritto il tempo entro cui chiudere la maratonina – continuano a dettare il “ritmo”, ad accompagnare passo dopo passo i corridori in cerca di un record o di una bella prestazione.

C’è chi ha tagliato il traguardo e può festeggiare. Serena Tell, 51enne, è con Aldo Menin, 55 anni, Mariam Haji, 45, e Alessandra Basso, 50. Il gruppetto viene dalla Bassa friulana. Due di loro si sono buttati sulla Maratonina, due sulla StraUdine. «Ho chiuso la mezza maratona in 2 ore e 4 minuti, sono soddisfattissima – dice Serena, grande amante della corsa –. È una competizione a cui partecipo da sempre».

La StraUdine unisce anche padre e figlia. Luciano 71, anni, e Serena, 37, di Udine, si sono fatti compagnia durante la gara. «Ci siamo fatti compagnia, poi ognuno è andato al suo ritmo. Lui ha concluso in un’ora, io in qualcosa di meno – racconta lei –. È stata una corsa molto piacevole».

Il gruppo più variegato è quello formato da Lally, Olga, Elisabetta, Emanuele, Anna e Alberto. C’è chi viene da Udine, chi da Roma, chi da Venezia. «Siamo amici da una vita – dice Lally, la sportiva più esperta –. Per qualcuno di noi era la prima volta, altri avevano già partecipato. È stata una bella mattinata, qualcuno è soddisfatto qualcuno un po’meno, ma ci siamo divertiti. Udine, per quanto mi riguarda, porta bene».

Dopo le premiazioni gli organizzatori hanno dato qualche numero relativo al fine settimana di sport: sono state oltre 300 le persone, tra volontari e forze dell’ordine, a prestare servizio lungo il percorso; mentre sono stati distribuiti, nel corso delle gare, 19.000 bottiglie d’acqua, 200 chili di pane, 30 chili di salame, 1.000 yogurt delle Latterie Friulane, 500 chili di frutta di Udine Mercati, 1.200 merende Despar, 80 chili di sugo e 200 chilogrammi di pasta, preparata dagli alpini. —


 

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