Maresciallo si toglie la vita in caserma

ZOPPOLA. Impossibile. È la prima parola che è venuta in mente a tutti coloro che hanno conosciuto Giacomo Marzaro, 25 anni, maresciallo dei carabinieri originario di Zoppola. Il giovane, comandante della stazione di Vallelunga Pratameno, in provincia di Caltanissetta, è stato trovato morto in uno degli alloggi della caserma. Accanto, la sua pistola d’ordinanza. Ma nessun biglietto.
Il sottufficiale era in servizio da un anno a Vallelunga e di recente si era distinto anche per il suo impegno durante l’emergenza neve. L’Arma era la sua vita. «Quando parlava della sua professione, gli brillavano gli occhi», racconta un amico. Nulla lasciava presagire quanto sarebbe successo.
Chi l’ha visto nelle scorse settimane è sbigottito e non riesce a darsi una spiegazione: Giacomo era tranquillo e sereno. Un giovane «pieno di gioia, entusiasta del suo lavoro. Quello che è successo ci lascia senza risposte».
L’Arma di Pordenone e di Caltanissetta si è stretta attorno ai familiari: la madre Lucia Cecco, pensionata, ex funzionaria del Comune di Zoppola, il padre Giovanni Battista Marzaro, medico di base a Zoppola, la sorella Giovanna, medico. Ieri mattina all’ambulatorio in paese i pazienti hanno appreso che per motivi familiari il dottore non avrebbe ricevuto nessuno.
«Giacomo, un ragazzo straordinario che con coraggio e determinazione ha realizzato il suo sogno maturato da bambino: diventare un carabiniere. L’intera comunità, sgomenta per la tragica notizia, si stringe attorno alla splendida famiglia di Giacomo e si unisce alla preghiera», ha dichiarato il sindaco di Zoppola Francesca Papais.
In paese Giacomo non si vedeva spesso: ritornava per le ferie estive. Brillante negli studi, solare, sorridente, con la battuta pronta: dalle descrizioni di chi lo ha conosciuto bene affiora un ritratto privo di qualsiasi ombra, di un ragazzo pieno di doti umane e di talenti.
Dopo la maturità classica al liceo Leopardi- Majorana di Pordenone, il giovane si è iscritto alla facoltà di Giurisprudenza a Trieste. Dopo il primo anno di università, è riuscito a coronare quello che era sempre stato il suo sogno, sin dall’infanzia: vestire la divisa da carabiniere.
Dopo la scuola sottufficiali, ha ricoperto vari incarichi, da Firenze a Palermo. Soltanto un anno fa era diventato comandante di stazione a Vallelunga Pratameno. Nella notte, la tragica scoperta.
La salma è stata trasportata nell’obitorio dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. Sono state escluse responsabilità di terzi nella vicenda, ma la Procura potrebbe disporre ulteriori accertamenti nelle prossime ore, come l’esame autoptico per chiarire le circostanze del decesso.
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