Mariano e Corona: piccola e grande storia nel libro di Tassin
MARIANO. «Se un fine vogliono proporsi queste pagine, è proprio di amare le immagini che il tempo racconta, per capire il faticoso crescere delle comunità. Da qui si colgono bellezze naturali incredibili , se si sa guardare con gli occhi dell’anima». Sono racchiuse in queste poche righe le motivazioni che hanno spinto il professor Ferruccio Tassin a scrivere il libro “Mariano e Corona - Il tempo racconta”, presentato davanti a un folto pubblico nella sala consiliare.
Il volume - dedicato a Giuseppina Zanetti Olivo - è stato edito dal Comune di Mariano con il contributo della Bcc di Lucinico , Farra . È stato il professor ed ex sindaco di Mariano Adriano Nadaia a illustrarne gli aspetti più significativi. Tassin ha trasfuso e condensato le sue ricerche, nonché selezionati fatti storici, personaggi, notizie significative ma anche semplici curiosità dalle origini fino alla Prima guerra mondiale. Gli angoli più reconditi, e la microstoria, ossia quei fatti che la Storia con la S maiuscola sorvola o ignora. I progressi della toponomastica hanno permesso a Tassin di sfatare la presunta leggenda dell’origine del nome Mariano. Denominazione che non risale al soldato romano Marius, ma deriverebbe piuttosto da un Marilius o Mirilius che spiegano meglio la sua morfologia.
Poi le pagine del libro raccontano avvenimenti di Mariano e Corona legati alla vita religiosa e alla devozione popolare. Sono narrate le vicende delle Guerre gradiscane, quando Mariano e Corona erano luoghi fortificati e di questo loro importante ruolo esistono ancora oggi testimonianze archeologiche. Fra i personaggi storici, l’autore si è soffermato in particolare sulle figure di Luigi Trevisani, monsignor Adamo Zanetti, don Nicodemo Plet, monsignor Battista Falzari ( pre Tite) e sul poeta Giuseppe Ungaretti, che a Mariano ha scritto alcune delle sue poesie nel periodo in cui era soldato sul fronte dell’Isonzo. I testi e le foto si incastrano come tessere d’un bel mosaico in un immenso archivio vivente del passato di Mariano e Corona , in cui vanno letti i segni delle genti che si sono succedute nel tempo. Un libro che riesce a parlare al sentimento delle persone, rafforzando un legame e un’identità che marianesi e coronesi sentono molto forte con il loro paese.
Marco Silvestri
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