Marina Uno, due barche distrutte dalle fiamme

Lignano, l’incendio forse provocato dal surriscaldamento di un climatizzatore. Incolumi tre turisti che si trovavano su uno dei natanti. Danni per 350 mila euro
Lignano 23 Marzo 2013. Incendio barche a Marina 1. Telefoto copyright Petrussi Foto Press
Lignano 23 Marzo 2013. Incendio barche a Marina 1. Telefoto copyright Petrussi Foto Press

LIGNANO. Ha provocato danni per 350 mila euro l’incendio che ieri pomeriggio, poco dopo le 13, ha distrutto due barche ormeggiate presso la darsena di Marina Uno, in viale Adriatico a Riviera.

Le fiamme si sono propagate da dove si sono generate, cioé da una prima imbarcazione - un natante cabinato di 10 metri denominato Ipanema -, per poi avvolgere l’altra, appartenente a una società di Bibione e messa da poco in vendita. Illesi, ma spaventatissimi, i componenti di una famiglia di Bergamo che si trovavano a bordo dell’Ipanema: si tratta di un uomo di 45 anni, Davide Lantieri, industriale che si era concesso un week-end in barca a Lignano assieme alla moglie di 42 anni e al figlio minorenne. Nessuno è rimasto intossicato, né ustionato.

Grandi l’impegno e il lavoro dei soccorritori, sia nelle operazioni di spegnimento sia di salvaguardia dell’ambiente. In campo i vigili del fuoco Cervignano, Udine, Lignano e Portogruaro, i soccorritori reperibili del Consorzio Marine, i volontari della Protezione civile di Lignano e, ancora, i carabinieri e la polizia locale. Gli sforzi, a distanza di molte ore dall’incendio, erano tesi a impedire l’affondamento dei natanti.

La causa del rogo è accidentale: per questo, al riguardo, non è stata informata l’autorità giudiziaria. Tutto è cominciato all’ora di pranzo. La famiglia bergamasca si trovava riunita all’interno della cabina quando, ad un tratto, hanno avvertito un forte odore di bruciato. Proveniva dalle bocchette di aerazione. Poche settimane fa l’impianto di climatizzazione della barca era stato sottoposto ad un intervento di manutenzione. Ieri a Lignano faceva molto freddo e quasi sicuramente l’impianto era entrato in funzione per riscaldare la cabina. Il surriscaldamento di plastica e resina che avvolgevano lo stesso ha reso l’incendio a quel punto inevitabile.

Scesi immediatamente dal natante, i turisti bergamaschi hanno dato l’allarme. A causa del forte vento, le fiamme si sono propagate all’imbarcazione più vicina all’Ipanema, anche questa ormeggiata al Pontile X sul lato ovest della darsena di Marina Uno. In pochi minuti le fiamme hanno avvolto anche il secondo natante.

Un’alta colonna di fumo si è levata verso il cielo ed era ben visibile sia da Sabbiadoro sia da Bibione. Il Consorzio Marine ha attivato la procedura d’emergenza facendo convergere sul posto il personale reperibile. Fra questi anche il proprietario di Marina Uno Giorgio Ardito. Grazie al pronto intervento dei soccorritori, è stata per fortuna scongiurata la fuoriuscita di carburante.

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