Marocchino non si ferma all’alt, folle corsa sulla via del mare
LATISANA. Inseguimento a 170 km all’ora per 10 km alle 5 e mezza del mattino da parte di una pattuglia della Polizia Locale.
L’inseguimento dopo che una Fiat Tempra, che si apprestava ad entrare a Bibione, si era accorta del posto di controllo da parte di tre pattuglie della polizia locale.
Il conducente della Tempra, alla vista degli agenti intenti ad effettuare i controlli sulla sicurezza urbana, ha fatto inversione di marcia, oltrepassando pericolosamente lo spartitraffico e fuggendo verso San Michele.
Gli agenti si sono messi subito all’inseguimento a sirene spiegate e solo dopo circa 10 km, sono riusciti a bloccare l’autovettura piena di merce destinata alla vendita. All’atto del controllo il conducente, un marocchino di 48 anni, residente a Brescia ma domiciliato a Latisana, si è ribellato agli agenti, uno dei quali è rimasto leggermente contuso. Per questo l’uomo è stato denunciato all’autorità giudiziaria per resistenza a pubblico ufficiale.
“All’inizio – spiega il comandante, Andrea Gallo – si era ipotizzata una fuga dovuta ad un trasporto di stupefacenti, visto anche il comportamento molto pericoloso tenuto dal marocchino che ha mantenuto una velocità folle per 10 km mettendo in serio pericolo gli altri automobilisti. Alla fine si è trattata di una fuga per salvare il trasporto di merce destinata alla vendita”.
Al marocchino, già denunciato in passato per resistenza, sono stati sequestrati 90 teli mare ed elevate numerose sanzioni al codice della strada che saranno trasmesse alla Prefettura.
“La lotta all’abusivismo - evidenzia il dottor Gallo – sta dando ottimi risultati per il numero di sequestri operati e in spiaggia il numero di venditori è sensibilmente diminuito.
Ormai i pochi abusivi che si arrischiano ad entrare a Bibione con la loro merce fanno di tutto per evitare i controlli, infatti sappiamo che il trasporto avviene ora di notte. Il grave fatto avvenuto domenica mattina dimostra che ormai i venditori non si fermano davanti a nulla creando situazioni di pericolo e non sottraendosi ad atti di violenza contro agenti pur di salvare il proprio carico”.
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