Mascarade, pienone a Remanzacco

Un lungo serpentone di carri e gruppi ha dato un addio postumo al Carnevale del Friuli
Remanzacco 16 Marzo 2014. Sfilata di Carnevale. Telefoto Copyright Agenzia Foto Petrussi
Remanzacco 16 Marzo 2014. Sfilata di Carnevale. Telefoto Copyright Agenzia Foto Petrussi

REMANZACCO. Non serve scommettere sul successo della Mascarade di Remanzacco. Il buon esito è scontato, a maggior ragione in giornate di bel tempo: anche quest’anno, così, in paese è stato pienone. Il commiato, postumo rispetto alle scadenze canoniche, del Friuli dal Carnevale si è consumato fra migliaia di presenze, stipate lungo il percorso del lunghissimo serpentone di gruppi e carri allegorici.

In testa la Banda Titolare di Orzano, seguita - novità - da un’illustre “rappresentanza” dei mezzi (auto e moto) del Club friulano veicoli d’epoca.

Via, quindi, alla parata in costume: a introdurla i padroni di casa, “Chei dal Carnaval”, una sessantina di remanzacchesi di tutte le età (con baby-record: un neonato di quattro mesi) travestiti, stavolta, da Aganis, le streghe dei boschi. Immersione nella disneyana Fantasia (nelle atmosfere, per l’esattezza, dell’Apprendista stregone) con il Gruppo pattinaggio di Dolegnano, scenari da “Apriti sesamo!” sul carro di Buja, bambini “lirici” (nel contesto del progetto “Ragazzi all’opera”) dalla scuola primaria di Premariacco; quella dell’infanzia di Grado, invece, ha offerto un delizioso “Souvenir”.

Ben più carnascialesca, come d’abitudine, la traversata del gruppo goriziano Spaventapassera, seguito dagli “Angeli & Demoni” (con esplicito richiamo, nella prima sezione, al sindaco in carica) di Ziracco e dalla Banda Bassotti di San Nicolò di Manzano. Colori, frizzi e lazzi sul carro “Muppet Show” (Siacco), messaggio sociale dall’Associazione famiglie diabetiche del Sanvitese, panoramica sull’Europa dalla guerra alla pace con la squadra di Villanova dello Judrio.

E l’elenco potrebbe proseguire a lungo: ci limitiamo alla chiusa, affidata, nel segno della tradizione, al carrozzone di “Bocal”. Tre segnalazioni per i carri (quelli di Montereale Valcellina, “Viaggio in India”, di Staranzano, “Rio”, e di Grions, “Venezia in macchina”), altrettante per i gruppi (Romans d’Isonzo, Ziracco e Villanova dello Judrio). A trionfare sul fronte letterario, invece, è stato (di nuovo: bis rispetto allo scorso anno) Gino Marco Pascolini, primo classificato, con il testo “Vonde ploe”, al concorso in lingua friulana “Tarlecs e comareçs jenfri Bocâl e Cresime”.

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