Mascherine anticoronavirus, ecco le istruzioni della Protezione civile per lavarle e igienizzarle correttamente

I volontari ne hanno distribuite 8 mila a Udine: usate acqua e candeggina e immergetele per 10 minuti
Il kit consegnato dai volontari della Protezione civile
Il kit consegnato dai volontari della Protezione civile

UDINE.Regola numero uno: le mascherine devono essere lavate prima di poterle indossare. Ma come? Le istruzioni della Regione a corredo delle due protezioni in tessuto consegnate lunedì 30 marzo dai volontari della Protezione civile agli over 75 residenti nei quartieri di Udine centro (ex circoscrizione 1) e Chiavris-Paderno (ex circoscrizione 7) hanno destato più di qualche dubbio tra i cittadini. Nel foglio esplicativo, infatti, si indica di utilizzare «soluzioni idroalcoliche (almeno al 70 per cento di alcol) e/o a base di ipoclorito di sodio allo 0,5 per cento (candeggina)».

In pratica, però, per facilitare le operazioni in casa, come suggerisce il coordinatore dei volontari della Protezione civile di Udine Graziano Mestroni, si possono eliminare le contaminazioni che si depositano sulla superificie immergendole per almeno 10 minuti in una bacinella con un litro d’acqua e 5 cc di candeggina.
Le mascherine, che non sono un presidio sanitario come viene specificato nelle istruzioni, né un dispositivo di protezione individuale, devono poi essere asciugate in un ambiente areato e privo di contaminazione di goccioline, possibili veicolo del virus, e batteri infettanti (è indicata anche la stiratura ai fini dell’asciugatura).

Possono infatti limitare la diffusione del contagio da coronavirus «se vengono utilizzate asciutte e sono rispettate tassativamente – si legge – le indicazioni fornite dalle Autorità per il contenimento dell’emergenza epidemiologica (distanza di almeno un metro, ad esempio). Le mascherine contenute nelle confezioni distribuite dalla Protezione civile – 4 mila quelle consegnate in città in una giornata da 66 volontari per un totale di 8 mila mascherine – sono dunque indicate per trattenere le goccioline che possono essere veicolo del virus.

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Il tessuto, non tossico, che aderisce al volto coprendo naso e bocca tramite degli elastici, è lavabile anche a temperature superiori ai 60 gradi per oltre 20 cicli fino a quando non appaiono visibili dei deterioramenti. L’utilizzo da parte dei bambini deve avvenire sotto la sorveglianza di un adulto. Il kit con due mascherine e foglio di istruzioni viene distribuito gratuitamente dai volontari della Protezione civile che, dopo aver suonato alle porte per avvisare dell’avvenuta consegna, se ne vanno senza avere alcun tipo di contatto con la popolazione residente.

Bisogna diffidare, quindi, da chi tenta di approfittarsi della situazione di emergenza per chiedere soldi alle persone sole o anziane. Potrebbe trattarsi di una truffa, quindi nel dubbio è sempre meglio avvisare le forze dell’ordine. È inoltre vietato commercializzarle o utilizzarle per scopi diversi dal contenimento dell’emergenza sanitaria.

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