Mascherine e ingressi ogni 15 minuti: così da settembre si entrerà a scuola

Classi viruali, videolezioni online e compiti da inviare via mail. Dalle vacanze di Carnevale le scuole non sono più state riaperte: a causa del coronavirus studenti e docenti hanno dovuto rivoluzionare la loro quotidianità. L'obiettivo, però, è di tornare alla normalità - o il più vicino possibile - a settembre. Il Ministero dell'Istruzione giovedì 7 maggio ha presentato ai presidi e ai sindacati una prima bozza di protocollo sulla sicurezza per il rientro a scuola, testo che dovrà essere ora vagliato dalle parti sociali e poi inviato al Comitato tecnico scientifico e dovrà dare le sue valutazioni. Ecco le principali novità.
CORONAVIRUS, I DATI
- Mascherine in aula
Tra le proposte avanzate nel protocollo spicca l'utilizzo delle mascherine, obbligatorio per chiunque entri nelle scuole.L'imposizione in classe e nei corridoi riguarderà tutti gli adulti, mentre per quanto riguarda gli studenti si dovranno rispettare le norme generali che riguardano i minori (in Fvg con l'ordinanza regionale numero 12 i bambini sotto i sei anni non sono obbligati a portare la mascherina).
- Orari scaglionati di ingresso e uscita
L'obbligo di evitare assembramenti all'ingresso e all'uscita, magari con lo slittamento degli orari di ingresso delle classi, magari ogni 15 minuti. Anche i genitori non potranno sostare in massa davanti agli istituti scolastici in attesa dei figli.
- Misurazione della temperatura
Tra le ipotesi inserite nel testo di bozza vi è quella di provare la febbre agli studenti anche se non dichiarano alcun malessere. Come in tutti i posti di lavoro, invece, a insegnanti e Ata dovrà essere misurata la temperatura ogni giorno.
- Percorsi protetti e sanificazione all'interno delle scuole
Nel protocollo si pensa a percorsi protetti e obbligati all'interno degli istituti, pulizia e sanificazioni di tutti gli ambienti, in particolare quelli come mense, bagni e palestre. L'accesso agli spazi comuni dovrà essere contingentato con ventilazione continua e rispetto della distanza di sicurezza.
- Il ruolo dei presidi
Rappresentano negli istituti l’equivalente del datore di lavoro: saranno loro a dover assicurare le informazioni e la formazione del personale e di tutti coloro che entrano nelle scuole e a stilare un piano per la pulizia e sanificazione che renda sicuri gli ambienti.
- La gestione dei contagiati e dei guariti
Il futuro protocollo prevede anche la gestione di persone guarite o contagiate dal Covid.
- Il recepimento
Le attività previste dovranno poi obbligatoriamente essere allegate al Documento di valutazione dei rischi, prima dell'avvio dell'anno scolastico 2020-2021. Il recepimento del protocollo, accompagnato dalle linee guida e circolari ministeriali, potrà essere sempre integrato a seconda delle necessità di ciascuna realtà scolastica.
- La reazione dei presidi
Secondo l'Associazione nazionale presidi la bozza proposta presenterebbe aspetti troppo incerti, ma è stata apprezzata l'ampia disponibilità a rivederla. "Il protocollo - sostiene l'Anp - deve essere privo di ambiguità e non deve presentare margini interpretativi che potrebbero comportare rischi per la salute collettiva, esponendo i dirigenti a responsabilità improprie".
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