Maschio Gaspardo vende la tenuta agricola di Aquileia

UDINE. Prosegue a passo spedito la ristrutturazione di Maschio Gaspardo, gruppo padovano leader nazionale delle attrezzature agricole. L’aspetto che tocca maggiormente la nostra regione è la vendita, da parte di Maschio Gaspardo, della tenuta agricola di Aquileia: l’atto di cessione, stipulato qualche tempo fa, ha fatto registrare un valore della partecipazione che figura in bilancio di 938 mila euro.
Altre dismissioni previste sono lo stabilimento di Portogruaro (una linea di produzione è stata già spostata nella fabbrica di Morsano al Tagliamento, in provincia di Pordenone) e la liquidazione della controllata in Iran.
L’accordo di ristrutturazione del debito che, secondo fonti interne all’azienda è in diminuzione da 260 a 200 milioni di euro, è stato siglato con il pool di 24 banche finanziatrici firmato a giugno, tra cui c’è anche Mediocredito Friuli Venezia Giulia, esposta per 25 milioni di euro sul fronte mutui.
Il piano prevede la razionalizzazione delle linee a breve termine, da tagliare del 35 per cento entro la fine del 2017, passando così da 102 a 67 milioni, mentre l’esposizione a medio termine, la cui scadenza è stata prorogata di tre anni, lo dovrà essere del 46% entro il 2018, scendendo da circa 100 milioni di euro a poco più di 51.
Sono stati resi noti i conti della capogruppo. Il bilancio chiude con una perdita di 7,8 milioni di euro, rispetto all’utile di 6,4 dell’anno precedente, perdita che sale a 9,7 milioni consolidati rispetto al passivo di 5,8 del 2014. Il fatturato, invece, è di circa 298 milioni, in calo rispetto ai 324 dell’anno prima, con un margine operativo lordo a 25, secondo quanto stabilito dal piano.
C’è stata un diminuzione delle vendite, vista la crisi che perdura nel settore della meccanizzazione agricola: i ricavi scendono del 20 per cento in Italia, del 5 per cento nel resto dell’Unione europea e del 32 per cento nei Paesi extra Ue. Vanno peggio pure i guadagni, con il margine operativo lordo che scende da 18,8 a 8,2 milioni, nonostante la riduzione del costo del personale di 5 milioni, da 46 a 41.
Il fatturato dei primi mesi del 2016 è in linea con il piano industriale, con miglioramento del margine operativo lordo e della posizione finanziaria netta. Maschio Gaspardo, nelle scorse settimane, aveva deciso anche il trasferimento a Morsano della produzione dello stabilimento Unigreen di Reggio Emilia.
Se il Friuli può constatare come il gruppo continui a puntare sul sito produttivo morsanese, nella città emiliana si sono vissute settimane di tensione. La fabbrica è occupata dal 30 giugno, quando l’operazione è stata annunciata dall’azienda.
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