Matrimonio tra le Cantine di Codroipo e Rauscedo

CODROIPO. La Cantina produttori di Codroipo si sposa con quella di Rauscedo, creando un nuovo polo. Le nozze, salutate con brindisi entusiastici dei soci e l’ok delle rispettive assemblee, rappresentano un’unione d’interesse, consentendo risparmi del 15 per cento nella trasformazione delle uve.
Ma si tratta anche di un “matrimonio riparatore”, in quanto la struttura codroipese viaggiava in cattive acque. Ora si riparte col piede giusto, ma il nome della gloriosa cantina di Codroipo è destinato a sparire, lasciando a titolo definitivo l’incorporante Rauscedo. L’importante è che ne escono indenni la struttura produttiva e il suo più importante patrimonio: i conferitori.
Il nuovo polo enologico unisce i 400 soci di Rauscedo con i 150 di Codroipo, per la coltivazione di oltre mille 200 ettari di vigneto. «Rauscedo - si legge in una nota del Cda - è una delle storiche cantine cooperative del Fvg, nata 60 anni fa e dotata di avanzate tecnologie per una vinificazione d’avanguardia: la capacità è di 143 mila ettolitri e, nell’ultima vendemmia, ha trasformato 175 mila quintali di uve.
Codroipo dispone dal 2005 di un moderno impianto d’imbottigliamento e di spazi che consentono un raddoppio dell’attuale capacità produttiva, pari a 20 mila quintali di uve e 200 ettari coltivati. Entrambe le strutture dispongono di punto vendita». Quello di Codroipo, sito in via Zompicchia, sarà anzi valorizzato con lo spaccio, accanto ai pregevoli vini, di prodotti tipici come prosciutti e formaggi. Un altro punto vendita sarà aperto in zona balneare. Ci sono tutte le prospettive, insomma, per ottimizzare entrambi i complessi produttivi, mettendo rimedio alla grave crisi che aveva colpito quello mediofriulano.
«Era una Ferrari senza benzina», così, ricordando l’impegno sovradimensionato per la creazione dell’importante sede, lo definisce Valentino Targato, che ha avuto il ruolo di traghettare la società nella delicata fase di passaggio, in collaborazione con il presidente dell’ormai ex Cantina di Codroipo, Alfredo Bertuzzi, e di Rauscedo, Roberto Panigutti, il quale a breve sarà l’unico a rappresentare la cooperativa, allo scadere del cda codroipese.
Ruolo importante nello studio del progetto quello di Confcooperative Fvg, il cui presidente, Franco Bosio, rileva: «La nostra organizzazione ha curato la sostenibilità tecnica ed economica, accompagnando le imprese nel coinvolgimento». Il segretario generale Nicola Galluà ricorda che «il mondo del vino oggi richiede professionalità e capacità d’investimento. Le nostre competenze sono ora indirizzate a verificare la virtuosa collaborazione tra le due imprese. La neonata sinergia crea un attore di tutto rispetto sia sul piano industriale, grazie ai volumi vinificati e alle economie di scala; sia sul piano commerciale, concentrando lo sforzo delle due strutture di vendita».
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