Maturità, i presidi: «Solo un orale e commissari interni. Non è giusto fare confronti col 2019»

UDINE. Professori interni, una prova unica, un percorso d’esame ben tracciato: così, anche negli istituti superiori di Udine, è pioggia di cento.
I numeri non mentono. Nell’anno scolastico 2018/2019 sono stati 93 i diplomati al liceo Stellini: 14 ragazzi hanno conquistato il massimo dei voti, ma nessuno ha raggiunto la lode. Qualcosa è cambiato a giugno di quest’anno, quando hanno preso la maturità in 87, ma i cento sono stati 21 e tre i cento con lode. «Aver ridotto l’esame a una sola prova ha semplificato il lavoro degli ragazzi – commenta il dirigente scolastico, Luca Gervasutti – e il fatto che le commissioni fossero composte, escluso il presidente, da docenti interni, ha inciso indubbiamente». Da presidente di commissione ha notato che «si è tenuto conto della performance, ma anche di come lo studente ha affrontato la seconda parte dell’anno scolastico, se ha dimostrato disponibilità e interesse nel periodo di lockdown: nel giudizio, è stato fatto un ragionamento più ampio».
Non ritiene giusto fare paragoni tra i due anni scolastici il dirigente del Malignani, Andrea Carletti. Nell’istituto di via Leonardo Da Vinci nel 2018/2019 sono stati 464 i diplomati, 31 sono usciti con cento (di questi 5 con la lode). Quest’anno, dei 552 diplomati, in 72 hanno conquistato il cento (di questi, 8 con lode).
«Non è confrontabile il percorso di quest’anno con quello dell’anno scorso – esordisce Carletti – . L’esame del 2019 prevedeva una commissione esterna e una serie di prove diverse, quello del 2020 è arrivato dopo un periodo di didattica on line e di fronte a una commissione interna: le premesse sono molto diverse». Il preside, che si dice «fiero di aver portato a termine questo esame», prosegue nell’analisi: «I docenti hanno utilizzato parametri diversi e tenuto anche conto della disponibilità dei ragazzi durante la didattica a distanza. Ma il merito di questi risultati è degli studenti: trovandosi a loro agio davanti ai professori, hanno dato il meglio di loro stessi».
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