Mauro Corona: "Ora basta, mi sono rotto e così ho votato anch’io il M5s"

Lo scrittore a "La Zanzara": ho avuto la tessera di Rc, ma la sinistra deve rifondarsi con una classe dirigente nuova
63° TRENTO FILM FESTIVAL Montagna / Società / Cinema / Letteratura Incontro: I MISTERI DELLA MONTAGNA con MAURO CORONA
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PORDENONE. «Sì, ho votato Cinque stelle. Mi sono rotto, non ne posso più di Renzi, di Grasso e di quelli che hanno smembrato tutto. Spero che nasca una nuova generazione e ricostruisca la sinistra come si deve, con i suoi valori».

A rivelare il tradimento, ovvero di avere voltato le spalle al centrosinistra, è lo scrittore Mauro Corona, intervenuto nel corso della trasmissione di Radio24, La Zanzara.

In collegamento da Erto, ha esordito con «stato d’animo tranquillo» di chi ama le sorprese e quindi «attendo come quelli che stavano sull’arena a vedere chi si sbranava dentro la fossa». Il collegamento è successivo a quello “animato” di Vittorio Sgarbi.

Ha votato 5 Stelle, gli viene chiesto. «Sì, mi sono rotto, ma non vorrei usare il linguaggio di Sgarbi. Sono stato anche tesserato di Rifondazione comunista, ma non ne posso più di Renzi, Grasso e di quelli che hanno smembrato tutto». Quindi l’auspicio della nascita di una generazione politica nuova, di sinistra.

«Ho votato i Cinque stelle, ma l’avevo detto prima che li avrei votati», ha ribadito lo scrittore che Matteo Salvini aveva proposto come ministro della montagna in un suo eventuale governo.

Ecco, la montagna. Prima critica al “votato” aspirante premier: «Non capisco perché ha preso un generale dei carabinieri e l’ha messo lì».

Dallo studio specificano che si tratta di un forestale-carabiniere. «Ho seguito bene questa campagna e non ho mai sentito parlare di programmi per la montagna povera, in preda a pastoie burocratiche».

Lo scrittore ha protestato in diretta nazionale. Casso, 16 abitanti: una donna ha aperto una libreria recuperando una vecchia stalla; un residente ha riaperto, restaurata, l’osteria della nonna. Ebbene: «Tre volte vado lì e tre volte trovo la Finanza».

Una scelta “di rottura”, quella di Mauro Corona, rispetto al passato: «Li ho votati per protesta, per vedere cosa succede. Sono abituato ad arrampicare, occorre anche rischiare. Ovviamente, se cado... amen».

Un governo M5s-Lega? «Difficile, vediamo come va. Vogliono stare al potere» e se dovessero scoprire che vi è il rischio di tornare a casa, «piuttosto si metteranno insieme». Come dire... tutta la politica è “paese”.

Ad ogni modo, secondo Mauro Corona, non è esclusa, «un’alleanza con quel che resta del Pd, ma anche li torneremmo punto e a capo». Dunque, si torna all’alleanza tra le truppe grilline e quelle leghiste.

Renzi si dimetterà? La conferenza stampa del leader pd è ancora lontana, ma la risposta non è lontana dalla realtà: «La politica è visibilità e notorietà. La politica è potere, si ha bisogno di farsi vedere». Fine della trasmissione.

Non è la prima volta che Mauro Corona lancia appelli per la “sua” montagna: «Gli inetti della politica non investono qui, perché non nevica firmato. È qui che devono investire, non solo sul porto di Trieste».

Sebbene di sinistra (per sua dichiarazione), lo scrittore ha più volte lanciato endorsement nei confronti di esponenti politici di altre estrazioni. Come Maurizio Salvador, ex Fi e Udc, «l’unico politico della Valcellina che abbia voglia di portare la nostra voce a Trieste e Roma».

E Renzo Tondo, nel 2007: «Se si candida lo stravoto e gli faccio campagna elettorale in tutta la regione», disse. Infine la chiamata di Matteo Salvini. Ma l’aria è già cambiata.

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