Maxi-colpo alla Freud: spariti migliaia di pezzi

Furto di utensili per la lavorazione del legno a Colloredo di Monte Albano. Non ci sono segni di effrazione e l’impianto di allarme non è scattato
Colloredo di MA 26 Aprile 2016 freud Copyright Petrussi Foto Press / Turco
Colloredo di MA 26 Aprile 2016 freud Copyright Petrussi Foto Press / Turco

UDINE. Hanno approfittato del week-end lungo per fare razzia di punte in lega, frese e calibri di precisione per la lavorazione del legno all’interno dello stabilimento Freud di Colloredo di Monte Albano.

I ladri si sono impossessati di migliaia di pezzi, causando all’azienda un danno ingente che non è ancora stato calcolato con precisione, ma che stando alle prime stime potrebbe essere di centinaia di migliaia di euro.

Il responsabile delle produzione della Freud (che fa parte del gruppo Bosch) si è accorto dell’ammanco ieri intorno alle 6, al momento della riapertura. Ha notato alcuni vassoi fuori posto, armadietti aperti e scaffali vuoti e ha immediatamente avvertito i vertici e le forze dell’ordine.

Sul posto, in località Pradis, è andata una pattuglia del Nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri di Udine. I militari hanno effettuato un sopralluogo insieme al personale. Non sono stati riscontrati segni di effrazione, nè sulle porte, nè sulle finestre, nè sulla copertura.

È stato controllato anche il sistema antifurto che, per motivi che non sono ancora stati chiariti, non è entrato in funzione e quindi nessun segnale è giunto alla centrale operativa dell’istituto di vigilanza che si occupa della sicurezza.

L’azienda, comunque, è dotata di un impianto di videosorveglianza e i video sono stati consegnati agli investigatori. È in quelle immagini, infatti, che si spera di trovare elementi utili a orientare le indagini.

Per il momento, secondo la ricostruzione dell’Arma, si sa che i banditi hanno agito tra la mattina di domenica e la mattina di ieri. Normalmente la produzione si ferma alle 6 di domenica e riprende alle 6 di lunedì (e per il resto si lavora 24 ore su 24).

Mentre lo scorso week-end i “soliti ignoti” hanno avuto molto più tempo a loro disposizione. E di certo hanno dimostrato di sapere bene come muoversi all’interno dello stabilimento.

«Dobbiamo ancora capire come sono entrati – spiega Angelo Ruocco, responsabile sicurezza del gruppo Bosch –, è in corso l’inventario dei pezzi rubati e per ora posso solo dire che sono molti. Per questo non abbiamo ancora formalizzato una denuncia, attendiamo i conteggi precisi. Non sappiamo nemmeno se siano arrivati con un furgone, un camioncino o una semplice auto. Avendo avuto molto tempo a disposizione, potrebbero anche avere fatto più di un carico. È la prima volta che capita un fatto del genere».

La Freud ha la sua sede principale nella zona industriale di Feletto Umberto, a Tavagnacco e ha altre sedi, oltre che a Colloredo di Monte Albano, anche a Martignacco e Fagagna.

Produce lame circolari, teste, punte, frese, gruppi per serramenti e altro ancora. È uno dei pochi costruttori di lame al mondo, come viene precisato sul sito della stessa azienda, a produrre in proprio il metallo duro che utilizza per la realizzazione dei taglienti.

Lo ottiene partire da polveri molto fini legate con cobalto e tungsteno.

Sul caso ora stanno indagando i carabinieri della stazione di Majano.

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